Israele è in stato di massima allerta per il timore di rappresaglie iraniane dopo l'uccisione del comandante dei pasdaran Mohamad Reza Zahedi in un raid a Damasco, mentre il presidente Usa Joe Biden ha strigliato Benyamin Netanyahu in una lunga e "tesa" telefonata nella quale ha intimato al premier israeliano di cambiare immediatamente e radicalmente registro nella guerra a Gaza. L'uccisione da parte dell'esercito israeliano di 7 volontari della World Central Kitchen nei giorni scorsi è stata la goccia che ha fatto traboccare la pazienza del leader americano, che per 45 minuti ha incalzato il suo interlocutore chiarendogli «la necessità che Israele annunci e attui una serie di passi specifici, concreti e misurabili per affrontare i danni ai civili e la sicurezza degli operatori umanitari» nella Striscia.

«La politica degli Stati Uniti sarà determinata dalla nostra valutazione dell'azione immediata di Israele su questi passi», ha fatto sapere la Casa Bianca esplicitando, attraverso le parole del portavoce per la sicurezza nazionale John Kirby, la «crescente frustrazione» di Biden verso Netanyahu. «Vogliamo vedere cambiamenti reali nel giro di ore, giorni», come «un enorme aumento degli aiuti umanitari e la riduzione della violenza su civili e cooperanti, vogliamo non solo annunci ma esecuzione e implementazione delle misure», ha avvertito Kirby senza usare giri di parole. Biden ha inoltre sottolineato che «un cessate il fuoco immediato è essenziale per stabilizzare e migliorare la situazione umanitaria» e «ha esortato Netanyahu a dare potere ai suoi negoziatori per concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi».

Israele intraprenderà "azioni immediate" per aumentare l'afflusso di aiuti alla popolazione di Gaza attraverso il porto di Ashdod e riaprendo il valico di Erez, ha deciso il gabinetto di guerra. In una nota diffusa in nottata si riferisce che «questo aumento di assistenza eviterà una crisi umanitaria ed è essenziale per garantire la continuazione dei combattimenti e raggiungere gli obiettivi della guerra». Gli Usa plaudono ai «passi annunciati stasera dal governo israeliano su richiesta del presidente (Biden) dopo la telefonata col primo ministro Netanyahu», e chiedono che ora siano «attuati pienamente e rapidamente» afferma la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa Adrienne Watson

Allo stesso tempo il capo della Casa Bianca ha espresso ad Israele "l'incrollabile sostegno" americano di fronte alle minacce provenienti dall'Iran che stanno agitando lo Stato ebraico. A fornire la migliore fotografia del livello di allarme in queste ore nel Paese ci sono le misure messe in atto dall'Idf dopo "una valutazione" dei vertici militari: sono stati richiamati i riservisti della difesa aerea, è stata rinviata la prevista smobilitazione delle "unità combattenti" e sono stati bloccati per motivi di sicurezza alcuni segnali Gps anche nel centro di Israele, lontano quindi dai confini con Gaza, Libano e Siria, tutti terreni di scontro armato in corso.