Il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, avverte: «Quattro milioni di lavoratori non sono ancora vaccinati, significa che dovremmo essere in grado di fare otto milioni di test a settimana mentre ora ne facciamo poco più di un milione»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
«L'attuazione del green pass obbligatorio non ha avuto l'effetto di un aumento delle vaccinazioni come speravamo, sono aumentati caso mai esponenzialmente i tamponi antigenici». Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, a due giorni dall'entrata in vigore dell'obbligo di green pass per lavoratori pubblici e privati.
«Abbiamo calcolato che sono 6,2 milioni i non vaccinati over 12 in età da lavoro, di questi 4 milioni dovrebbero essere gli occupati e anche se si dovessero vaccinare ora ci vogliono due settimane dalla prima dose per avere il green pass. Questo significa che dal 15 ottobre dovremo essere in grado di fare 8 milioni di tamponi a settimana, mentre adesso ne facciamo 1 milione e 200mila. È impossibile che al 15 ottobre tutti abbiano il green pass». E sulla possibilità di rendere gratuiti i tamponi, agginge: «Il vaccino per questi 4 milioni di persone costerebbe 160 milioni una tantum, il tampone 180 milioni a settimana. Impossibile per il Sistema sanitario nazionale sobbarcarsi questi costi».