Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Vivevano nel kibbutz di Be'eri, dove sono stati rinvenuti più cento cadaveri. Intanto da Gaza liberati due ostaggi per «ragioni mediche e umanitarie», si va verso il rilascio di altri 50 con doppio passaporto
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«Ho appreso del decesso di Liliach Lea Havron, italo-israeliana e moglie di Evitar Kipnis, il cui corpo era stato ritrovato nei giorni scorsi. Entrambi erano scomparsi dopo l'attacco di Hamas. Rinnovo le condoglianze ai figli e alla famiglia. Per l'Italia un altro giorno di lutto». Lo annuncia su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Eviatar Mosche Kipnis e Lilach Lea Havron sono i due italiani con passaporto israeliano rimasti vittime dell'attacco di Hamas di sabato 7 ottobre. Marito e moglie, con doppio passaporto, vivevano nel kibbutz di Be'eri. Nel kibbutz del sud del Paese, il servizio di soccorso israeliano Zaka ha trovato più di 100 corpi.
Hamas libera due ostaggi: «Ragioni mediche e umanitarie»
Intanto, Hamas annuncia di aver rilasciato due ostaggi. Lo riporta Haaretz che cita un portavoce del gruppo responsabile del terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Da allora, secondo dati delle forze israeliane, sono 222 gli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas nella Striscia di Gaza. Anche la tv satellitare al-Jazeera riporta la notizia che - secondo l'emittente - arriva da Abu Obaida, portavoce delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. Stando a quanto riportato, i due ostaggi sono stati rilasciati dopo una mediazione di Qatar ed Egitto. Si tratta, secondo al-Jazeera che riferisce di una dichiarazione diffusa via Telegram dalle Brigate al-Qassam, di Nurit Yitzhak e Yocheved Levschitz (che avrebbe 85 anni, secondo il sito israeliano Ynet). «Abbiamo deciso di rilasciarli per ragioni umanitarie e mediche», affermano.
Verso la liberazione di altri 50 ostaggi
Secondo quanto riferisce l'emittente israeliana I24, cinquanta ostaggi con doppia nazionalità vengono ora condotti verso il sud di Gaza dove verranno consegnati alla Croce Rossa. La notizia non è stata per il momento confermata, mentre Haaretz scrive che il numero degli ostaggi prossimi alla liberazione sarebbe largamente inferiore a 50.
Una dichiarazione del primo ministro attribuita ad una fonte diplomatica, scrive Times of Israel, afferma che «Israele non parteciperà ad una 'selezione' di possessori di passaporto straniero per il rilascio». Intanto il portavoce della Difesa israeliana, Daniel Hagari, non ha smentito la notizia ma ha detto che il pubblico sarà informato a tempo debito.