In discesa il tasso di disoccupazione in Italia, che a maggio ha toccato il 9,9%, 0,2 punti in meno rispetto al dato attestato nel mese di aprile.

Occupazione in rialzo

Rialzo, quindi, per il tasso di occupazione in Italia, che sale al 59% nel mese di maggio, valore più alto registrato da quando sono disponibili le serie storiche, dal ’77 a oggi. A fornire i dati l’Istat, che ha riportato anche il numero degli occupati italiani equivalente a 23 milioni e 387mila unità, circa 64mila unità in più pari al +0,3%. Secondo un’analisi demografica, l’incremento ha interessato soprattutto gli uomini (+66mila) e gli ultracinquantenni (+88mila). Per quanto riguarda i giovani, il tasso di disoccupazione si abbassa del 30,5% nel range di età compresa tra i 15 e i 24 anni, con un calo di 0,7 punti rispetto ad aprile. In salita di 12 mila unità il tasso della popolazione di età compresa tra i 25-34 anni, scende di 34 mila quella 35-49.

 

Di Maio e Salvini soddisfatti dei risultati

Il ministro dell’Interno ha così commentato i dati diffusi dall’Istat: «Disoccupazione sotto il 10% per la prima volta dopo anni, lavoratori italiani in crescita e ai massimi storici dal 1977. Avanti così, tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie è un dovere morale». Concorde anche Di Maio, che dichiara: «Le notizie che leggiamo questa mattina ci dicono che quella di oggi è davvero una bella giornata. Dopo esser stato attaccato per mesi dai partiti d'opposizione (e dai loro media di riferimento) che me ne hanno dette di tutti i colori, ridicolizzando il decreto dignità (dicevano che non sarebbe servito a nulla!), ancora una volta sono felice di smentire questi chiacchieroni con i fatti».

Il commento del Pd

A riguardo dei dati odierni si è espresso anche il Pd tramite le parole del responsabile economico Antonio Misiani: «I dati sull'occupazione diffusi dall'Istat non sono male – dichiara Misiani - ma il vicepremier Di Maio sta facendo di tutto per peggiorarli, con la disastrosa gestione dei dossier Ilva, Alitalia e Atlantia e l'assenza dai 158 tavoli di crisi aperti con 300 mila posti di lavoro a rischio. Il boom della cassa integrazione straordinaria e la permanente debolezza della congiuntura economica evidenziata oggi dal Centro studi di Confindustria rendono del tutto fuori luogo ogni trionfalismo».

Notizie positive ma ancora il Belpaese ha molto da lavorare

I numeri sono positivi, ma l’Italia resta in coda alla classifica europea, con uno dei tassi di occupazione più bassi rispetto agli altri paesi del continente. Anche da Confindustria notizie poco positive sul lato economico italiano: si profila un "andamento negativo per la produzione industriale, attesa in calo di 0,7%, nonostante un modesto recupero in maggio-giugno”. Condizione economica con andamento debole, che è "penalizzata da tassi sovrani alti solo nel nostro Paese". Sul fronte export la situazione è "moderatamente positivo, gli investimenti in flessione e i consumi non accelerano".