L'Agenzia europea del farmaco ha raccomandato l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata per il Paxlovid, il farmaco anti-Covid per via orale prodotto da Pfizer.

Il medicinale è raccomandato per il trattamento del Covid negli adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e ad alto rischio che la malattia diventi grave.

L'esito degli studi

Negli studi presi in considerazione, si legge in una nota dell'Ema, il trattamento con Paxlovid ha ridotto significativamente i ricoveri o i decessi nei pazienti che hanno almeno una condizione sottostante che li mette a rischio di Covid grave.

La maggior parte dei pazienti nello studio è stata infettata dalla variante Delta. Sulla base di studi di laboratorio, si prevede che la pillola sia attiva anche contro Omicron e altre varianti. Il profilo di sicurezza di Paxlovid, prosegue l'agenzia, è stato favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi.

L'Ema ha concluso che i benefici del medicinale sono maggiori dei suoi rischi per l'uso approvato e ora invierà le sue raccomandazioni alla Commissione europea per una decisione rapida applicabile in tutti gli Stati membri dell'Ue.

Il primo antivirale orale per uso domestico

Paxlovid «ha il potenziale per fare davvero la differenza per le persone ad alto rischio di progressione verso il Covid grave». Così la commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides dopo l'ok dell'Ema al primo farmaco anti-Covid che si assume per via orale. «Con l'autorizzazione di Paxlovid questa settimana sono 6 i farmaci contro il Covid-19 autorizzati nell'ambito della strategia terapeutica Ue e - aggiunge - altri arriveranno nelle prossime settimane». La pillola di Pfizer «è il primo antivirale orale per uso domestico nel nostro portafoglio e abbiamo visto prove promettenti della sua efficacia contro Omicron e altre varianti».

Entro fine anno 120 milioni di cicli di trattamento

Fino a 120 milioni di cicli di trattamento anti-Covid con la pillola Paxlovid saranno messi a disposizione entro fine 2022 a livello globale da Pfizer, grazie a continui investimenti volti a supportare la produzione e la distribuzione del farmaco. «Un'espressione di fiducia che arriva in un momento critico in cui l'Europa affronta le sfide attuali della pandemia e in cui i tassi di infezione sono in aumento in molti Paesi del mondo», commenta Albert Bourla, presidente e Ceo del gruppo. «Siamo orgogliosi di avere una forte presenza manifatturiera in Europa, che aiuterà a produrre fino a 120 milioni di cicli di Paxlovid a livello globale», aggiunge il manager che assicura: «Continueremo a lavorare in stretto contatto con i governi degli Stati membri dell'Ue per garantire che questo importante trattamento possa essere reso disponibile ai pazienti in tutta Europa il più rapidamente possibile».