Gli americani sono convinti che Mosca abbia trasferito probabilmente anche altri fondi in modo coperto
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A partire dal 2014, Russia ha trasferito segretamente oltre 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti e politici stranieri in oltre una ventina di Paesi. È quanto sostenuto da alti dirigenti Usa sulla base di accertamenti dell'intelligence americana. Si tratta di informazioni declassificate di un report dell'intelligence Usa, ha spiegato un alto dirigente dell'amministrazione Biden in una conference call.
Il rapporto, firmato dal segretario di Stato Antony Blinken, si basa su informazioni di intelligence relative alle strategie attuate dalla Russia per creare una rete di consenso e di sostegno attorno a Mosca. Il documento non cita espressamente gli obiettivi del Cremlino ma chiarisce che gli Stati Uniti stanno fornendo informazioni classificate a singoli paesi specifici. La rete creata da Mosca per sostenere soggetti e cause avrebbe coinvolto think tank, gruppi di esperti in Europa e aziende pubbliche in America Centrale, Asia, Medio Oriente e Nord Africa. In particolare, secondo il noto quotidiano americano Washington Post, un membro dell'amministrazione Usa ha evidenziato che il presidente russo Vladimir Putin ha speso somme ingenti «nel tentativo di manipolare le democrazie dall'interno».
Sotto i riflettori, in particolare, le attività russe in Ucraina: la fonte consultata dal Wp non ha chiarito quanto denaro Mosca abbia speso nel paese guidato dal presidente Volodymyr Zelenskyy e invaso a febbraio dalle forze russe. Gli 007 ritengono che gli oltre 300 milioni trasferiti segretamente dalla Russia a partiti e politici stranieri siano cifre minime e che il Cremlino abbia trasferito probabilmente altri fondi in modo coperto.