Resta alto l'allarme dopo la verifica di due casi certificati di coronavirus in Italia. Il Consiglio dei ministri, specificando che le misure adottate servono per precauzione, ha dichiarato lo stato di emergenza
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Resta l'allarme dopo la verifica di due casi certificati di coronavirus in Italia. Il Consiglio dei ministri si è riunito per dichiarare lo stato di emergenza (durerà sie mesi). E su disposizione delle Autorità sanitarie nazionali l'Enac ha provveduto a sospendere tutti i collegamenti aerei tra l'Italia e la Cina, fino a nuove comunicazioni.
I morti per il coronavirus
Intanto i contagi da coronavirus non si fermano. In Cina i numeri continuano a correre: il bilancio dei morti è salito a 213, mentre i nuovi casi registrati giovedì sono 1.982, con un totale di 9.692 infezioni confermate. Secondo la Commissione sanitaria nazionale cinese, 42 delle 43 nuove vittime sono state registrate nella provincia dell'Hubei, da dove è iniziato il contagio.
La mappa del virus cinese
Il coronavirus fa paura. E molti si chiedono: Dove si è diffuso? Una domanda che trova risposta in una mappa interattiva realizzata dalla Johns Hopkins University di Baltimora.
Questo portale permette di osservare in tempo reale la diffusione di questa nuova epidemia consentendo di avere un quadro reale della portata della patologia.
La mappa è di facile lettura anche se l'interfaccia potrebbe sembrare un po’ complessa: nel mappamondo, di colore grigio, sono mostrate le zone nel mondo toccate dal coronavirus, rappresentate da cerchi e pallini di colore rosso. Più grande è il cerchio rosso, maggiore sono i casi e il numero di contagiati. In alto a sinistra spicca il numero totale dei casi accertati, mentre a destra si trovano due caselle riportanti il totale dei pazienti morti o ricoverati a causa del virus.
I dati
I dati vengono snocciolati velocemente:
Oltre 9mila e 600 persone contagiate in Cina; 14 in Thailandia, 12 a Hong Kong, 11 in Giappone, 10 a Singapore. E ancora casi in Francia (5), Germania (4); Canada (3). Il virus è arrivato anche in Finlandia e in Nepal (1 caso accertato a testa).