La Germania dichiara tutta l’Italia zona a rischio Covid. Il provvedimento è in vigore da domenica. Sei giorni fa, nella lista stilata dal Robert Koch Institut (Rki), il centro epidemiologico tedesco, erano già state inserite tutte le regioni italiane con la sola eccezione della Calabria, nonché il Vaticano e la Repubblica di San Marino.  

Il criterio per definire una determinata area geografica ‘zona a rischio’ scatta quando l’epidemia da coronavirus supera i 50 nuovi contagi su 100 mila abitanti in una settimana. Per chi rientra nella Repubblica federale da tali aree vige l’obbligo della quarantena, che può essere “abbreviato” se ci si sottopone al tampone Covid.  

Oltre all’Italia, la lista da oggi comprende anche tutta la Danimarca con l’eccezione delle isole Faroe e la Groenlandia, ma anche buona parte della Grecia (l’Attica, la Macedonia centrale e orientale, la Tracia, l’Epiro e la Tessaglia), regioni della Lettonia, tutta la Lituania eccetto il distretto Utena, in Norvegia la provincia di Oslo, tutta la terraferma del Portogallo (ossia non le Azzorre né Madeira), quasi tutta la Svezia.