Un nuovo blocco totale del Paese non è più un’ipotesi remota. In questa direzione spinge la Campania. Contraria la Lombardia. Ecco tutti i provvedimenti attualmente in vigore lungo lo Stivale
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L’ipotesi più probabile è quella di un coprifuoco nazionale, ma sul tavolo del governo non manca l’opzione più drastica: un nuovo lockdown. A spingere in questa direzione è soprattutto la Campania, che la scorsa notte ha dovuto fare i conti con una dura protesta, con centinaia di persone che si sono messe in corteo lungo le strade del centro storico, raggiungendo la sede della Regione per protestare contro il governatore Vincenzo De Luca. È stato necessario l’intervento della polizia in tenuta antisommossa per disinnescare la manifestazione, anche se non sono mancanti momenti di grande tensione con lancio di petardi da una parte e fumogeni per disperdere la folla dall’altra.
De Luca: «Chiudiamo tutto»
«Siamo ad un passo dalla tragedia. Chiudiamo tutto per 30-40 giorni, poi si vedrà», dice il governatore De Luca, che comunque, in assenza di un provvedimento nazionale, ha già annunciato che firmerà nel weekend l’ordinanza con cui chiuderà la Campania.
Fontana: «No al lockdown»
Di opinione diametralmente opposta il il presidente lombardo Fontana: «Fare tutto per impedire un nuovo lockdown nazionale. L'Italia non può fermarsi». Una posizione che non nega, però, l’aggravarsi dell’epidemia nella regione più ricca e industrializzata del Paese: «Purtroppo la linea del contagio è in crescita – ha aggiunto Fontana -. Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta».
Le stime di Confesercenti
Secondo la Confesercenti, le nuove disposizioni per il contenimento del Covid-19 provocheranno un ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie e potrebbero causare la chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest'anno. Per l’associazione di categoria, se le chiusure saranno imposte anche per la prima settimana di novembre, la riduzione complessiva della spesa delle famiglie per il 2020 potrebbe raggiungere i 95,8 miliardi di euro anche in caso di alla normalità in occasione delle festività natalizie.
Ma De Luca insiste: «I dati attuali sul contagio - dice - rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale. È necessario chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). È indispensabile bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale. Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo».
La situazione Regione per Regione
In attesa che il Governo assuma nuove decisioni, da Nord a sud si moltiplicano le ordinanze per arginare il contagio, non solo da parte dei presidenti di Regioni ma anche dai sindaci delle grandi città, ognuno con la propria ricetta. Ecco la situazione, regione per regione.
Calabria
Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato l'ordinanza che sancisce, per 15 giorni, a partire da lunedì e fino al 13 novembre, la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori, e il coprifuoco dalla mezzanotte di oggi, sabato 24 ottobre alle 5 del giorno dopo. Provvedimento che resterà in vigore per 15 giorni. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa (qui informazioni più dettagliate).
Lombardia
Scattato il coprifuoco dalle 23 alle 5 sino al 13 novembre. Chiusi i centri commerciali nei fine settimana. L'ordinanza prevede anche la didattica a distanza per le scuole secondarie superiori.
Campania
Scattato per l'intero arco della giornata il divieto di spostamento dalla provincia di residenza verso altre province del territorio regionale. Da oggi obbigo di chiusura di tutte le attività commerciali, sociali e ricreative dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo.
Lazio
Da venerdì avvio del coprifuoco dalle 24 fino alle 5, mentre da lunedì didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e Università. L'ordinanza avrà una durata di 30 giorni. Sempre da venerdì a Roma alcune piazze della movida dalle 21 alle 24 saranno transennate per evitare gli assembramenti: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere.
Sardegna
Verso il lockdown. Entro 24, massimo 48 ore, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas dovrebbe adottare uno "Stop&Go" di 15 giorni per le principali attività, con contestuale chiusura di porti e aeroporti.
Veneto
Contrario a provvedimenti di stop il Governatore Luca Zaia: "Pensare di fermare i passaggi tra regioni vuol dire fare il lockdown. Meglio la mascherina per i cittadini, anzichè pensare ai confini delle regioni o ai mini-lockdown per mettersi il cuore in pace".
Piemonte
Via libera al coprifuoco notturno anche in Piemonte. La decisione è stata presa nell'incontro del presidente della Regione Alberto Cirio con le istituzioni e le associazioni di categoria. Il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino, secondo quanto si apprende, verrà introdotto a partire da lunedì 26 ottobre. Nei fine settimana chiusi tutti i centri commerciali non alimentari in tutta la Regione. Rimangono aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità. A Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici. Per Asti è prossimo il coprifuoco.
Liguria
A Genova da ieri sera in alcune zone della città è stata disposta la "chiusura al pubblico" dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private.
Sicilia
A Palermo divieto di stazionamento per le persone, dalle 21 e fino alle 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino dove si concentra in particolare la movida.
Emilia Romagna
A Rimini è in vigore fino al 13 novembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici. Il sindaco di Bologna Virginio Merola oggi ha chiesto ai suoi concittadini: "di restare in casa se non è proprio necessario uscire. Vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento".
Umbria
A causa dell'aumento dei contagi chiude al pubblico una parte del centro storico di Perugia. Lo prevede un'ordinanza del Comune per le giornate di venerdì 23 e sabato 24 ottobre, con possibilità di reiterazione fino al 13 novembre, dalle 21 alle ore una del giorno successivo.
Valle d'Aosta
Da mezzanotte è decaduta la zona rossa per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave, adottate lo scorso 15 ottobre.