Lo ha dichiarato durante l'incontro Stato-Regione. Il governatore Baccini: «Resta imprescindibile l'arrivo delle dosi nel numero previsto»
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«Alla crisi politica la conferenza Stato-Regioni deve rispondere con unità, serietà e velocità». Lo ha detto il ministro uscente degli Affari Regionali Francesco Boccia nella riunione odierna con i governatori sul piano vaccini, secondo quanto si apprende. «Chi siede qui ha il dovere di anteporre l'unità, la serietà e la velocità davanti a tutto nella campagna di vaccinazione e negli interventi sulle reti sanitarie regionali», ha aggiunto l'esponente Pd, «siamo in una fase molto delicata sia dal punto di vista politico, ed è sotto gli occhi di tutti, ma soprattutto nella gestione dell'emergenza sanitaria». «La crisi in atto e le soluzioni che stanno avanzando non devono in nessun modo pregiudicare il lavoro svolto finora di collaborazione e unità istituzionale», ha aggiunto Boccia nella riunione con i presidenti di Regione.
Il ministro Boccia
«Siamo stati insieme al centro di una sfida epocale - aggiunge il ministro - E le scelte che abbiamo fatto hanno permesso di tenere il virus sotto controllo senza chiudere il Paese, l'Italia non si è fermata e potrà ripartire forse anche più competitiva». Per questo, ha concluso Boccia, «l'unità e la collaborazione istituzionale, pur con momenti di confronto serrato, sono alla base di questi risultati e non vanno in nessun modo sacrificati. Il Paese ne ha ancora assoluto bisogno fino all'uscita dall'emergenza Covid».
«Confermando l'auspicio che la situazione nazionale trovi al più presto una soluzione, proseguire con la campagna vaccinale rimane la priorità: per questo oggi abbiamo definito con il Governo le modalità della prossima fase, che sarà dedicata alla popolazione over 80». Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell'incontro con i ministri Speranza e Boccia e il commissario Arcuri di oggi pomeriggio.
«Come tutti sappiamo, gli anziani sono la categoria più colpita dalla pandemia ed è fondamentale metterla in sicurezza il prima possibile. Per questo abbiamo convenuto di assegnare a ogni Regione e Provincia Autonoma un numero di dosi di vaccini pari al numero degli ultraottantenni che vi sono assistiti. Successivamente, si procederà a compensazioni».
Per Bonaccini, «resta imprescindibile l'arrivo delle dosi nel numero previsto, affinché non si vanifichino i singoli piani vaccinali regionali». Inoltre, «abbiamo sollecitato il Governo a una verifica su tutti i vaccini presenti sul mercato» e «si procederà a un accordo quadro con i medici di medicina generale per coinvolgerli in questa campagna vaccinale al fine di raggiungere una gran parte della popolazione e in particolare i malati cronici o con specifiche patologie». «Non c'è tempo da perdere, le Regioni sono pronte a offrire la massima collaborazione perché la campagna vaccinale ritorni ai ritmi delle prime settimane e anzi venga velocizzata».