La piccola si è sbucciata un ginocchio a seguito di una caduta. Ora è in prognosi riservata. Si riaccendono le polemiche sui no vax
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Una bimba di 10 anni è stata ricoverata per aver contratto il tetano nel Veronese. La piccola, non vaccinata, ora si trova in degenza presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Verona.
La vicenda
Stava correndo per strada, quando è caduta sbucciandosi un ginocchio. Il tetano ha un decorso molto celere e l’impatto col terreno ha dato il via libera all’infezione. I genitori della piccola si sono subito accorti che qualcosa non andava nella ferita, così l’hanno portata prontamente in ospedale dove è stata ricoverata in Rianimazione Pediatrica con prognosi riservata. Sottoposta a terapia con immunoglobuline per arginare la malattia in stadio infettivo acuto, la bimba al momento è cosciente e sotto continua osservazione medica. «La paziente è sotto controllo giorno e notte — ha assicurato il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Verona Francesco Cobello — nella complessità del caso, la tempestività della diagnosi è stata decisiva. Non è sempre facile, non si pensa subito al tetano».
Batterio e sintomatologia
Il tetano è provocato dal batterio Clostridium tetani e non è contagioso. Ha un periodo di incubazione variabile dai 3 ai 21 giorni e porta sintomi quali febbre, contrazioni muscolari, tachicardia e sudorazione. Può attaccare il sistema respiratorio e altri organi.
Scoppia la polemica contro i no vax
Il caso si presenta come raro, in un 2019 dove i bambini dovrebbero essere di norma vaccinati. Sono stati registrati altri episodi di infezione da tetano sempre nel Veneto negli ultimi anni, ma che coinvolgono anziani, l’ultima delle quali è deceduta due anni fa a Conegliano all’età di 90 anni. A seguito della legge sull’obbligo vaccinale, il cui controllo della messa in regola dell’assunzione dei dieci sieri obbligatori per i minori da zero a 16 anni iscritti all’anno scolastico 2019/2020 è fissata al 10 luglio, il livello di sicurezza in Veneto è salito al 95%. «È una vicenda allucinante, a maggior ragione nel 2019 - ha commentato il segretario regionale della Fimp (sigla dei pediatri) Franco Pisetta - Dopo la legge sull’obbligo vaccinale c’è stato un buon recupero degli inadempienti, ma per convincere gli ultimi resistenti bisognerebbe cominciare ad applicare anche le sanzioni. Cioè il divieto di frequenza all’asilo e le multe fino al biennio delle superiori. I genitori devono capire che le vaccinazioni vanno fatte per tutelare la salute dei loro figli».
L’influenza dei no vax costituisce una delle cause di maggior scoraggiamento alla vaccinazione dei propri bambini. Nati nel Vicentino, hanno un ascendente forte su una percentuale di genitori che va dall’1% al 5%. A tal proposito, Pisani aggiunge che «queste persone o non vengono in ambulatorio oppure non ci dicono che i loro bambini non sono vaccinati. E noi, non potendo accedere all’Anagrafe vaccinale regionale, non possiamo saperlo. Consentirci la consultazione dello stato dei nostri pazienti sarebbe un aiuto fondamentale per cercare di far ragionare le famiglie. Altrimenti – conclude - succedono episodi come questo, inconcepibile: di solito pure i no vax almeno l’antitetanica e l’antidifterica le accettano».
L’intervento del medico e divulgatore scientifico Burioni
Anche il divulgatore e medico Roberto Burioni si è espresso in merito alla vicenda, spiegando che molti no vax sono convinti che per curare il tetano basti pulire la ferita con acqua ossigenata e assumere vitamina C, soluzione che dovrebbe essere semplice per chi non vive in contatto con gli animali. "Tutte scemenze" sostiene il medico, che incalza sui social sottolineando il pericolo della vicenda occorsa alla piccola di 10 anni. «Non esiste una immunità naturale. Anche chi ha preso il tetano ed è guarito non è immune. L’unico modo per essere protetti è vaccinarsi». «Purtroppo - sottolinea il divulgatore - molti genitori non vaccinano i loro figli. Che poi, sfortunatamente, si ammalano gravemente, come in questo caso. Chi risarcirà questa bambina delle terribili sofferenze che le sono state inflitte dai genitori che non l’hanno vaccinata? Chi risarcirà lo Stato delle spese sanitarie che si dovranno sostenere? E se quel posto in rianimazione servisse per un altro bambino? Chi non vaccina i propri figli è un incivile egoista. Per seguire la sua ignoranza e la sua superstizione danneggia i suoi figli e la società. A causa delle loro bugie e della loro follia – conclude - c’è una bambina in rianimazione a Verona»