«Confermo gli abusi. Mi assumo tutte le responsabilità. Sono colpevole di tutte le accuse che mi vengono contestate. È tutto vero». È questa la confessione di don Michele Mottola, il prete di Trentola Ducenta (Caserta) arrestato la scorsa settimana per abusi sessuali su una ragazzina di 12 anni che frequentava la sua parrocchia. L’arresto era stato effettuato su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli. E’ stata la Diocesi di Aversa a inviare la prima segnalazione alla Procura guidata da Francesco Greco sui presunti abusi perpetrati dal prete, che nel maggio scorso era stato sospeso dal servizio. Della vicenda si era occupata anche la trasmissione "Le Iene".

«Sono colpevole, chiedo scusa alla famiglia» 

A riportare le dichiarazioni del sacerdote all’Agi è il suo legale Antimo D’Alterio. Il prete è stato interrogato questa mattina nel carcere di Secondigliano dal gip Antonino Santoro. Il sacerdote, sospeso già a maggio anche dal vescovo Angelo Spinillo dal celebrare messa e dall’intrattenere contatti con i fedeli, ha aggiunto: «Chiedo scusa alla famiglia della bambina. Spero riescano a perdonarmi».  «Ho intrapreso un percorso spirituale. Mi affido alla giustizia divina e terrena. Sono colpevole». avrebbe detto il sacerdote. In sede di interrogatorio, il legale di don Mottola avrebbe chiesto gli arresti domiciliare ritenendo che non sussistano elementi per la detenzione in carcere.

 

 

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