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"Con troupe al seguito, Davi fa circolare vele pubblicitarie con foto di scomparsi per mano di Lupara bianca, ma anche di pericolosi latitanti come Giuseppe Pelle e Matteo Messina Denaro e racconta le reazioni della gente comune: boss fanno gestacci, pattuglie di picciotti infastiditi che inseguono gli operatori". Così inizia l'articolo di 'Dagospia', che traccia un profilo del nuovo programma di Klaus Davi su LaC, già battezzato "'Ndrangheta television'. D'Agostino mette in evidenza il coraggio forse sconsiderato del giornalista, che si addentra nei territori dominati dalla 'ndrangheta senza rinunciare alle provocazioni.
"Con troupe al seguito, Davi fa circolare vele pubblicitarie con foto di scomparsi per mano di Lupara bianca, ma anche di pericolosi latitanti come Giuseppe Pelle e Matteo Messina Denaro e racconta le reazioni non proprio entusiastiche della gente comune: boss fanno gestacci, pattuglie di picciotti infastiditi che inseguono gli operatori". Immagini forti sulla Calabria 'nera' a cui saranno affiancate le storie di imprenditori di successo della stessa regione, da Sebastiano Caffo (patron della Distilleria Caffo) al re della liquirizia Fortunato Amarelli, Vincenzo Linarello (guru della moda etica) passando per il mago del tonno Pippo Callipo, che con le loro imprese hanno dato una prospettiva a migliaia di giovani sottraendoli alle mafie.
IL PROMO DE GLI INTOCCABILI LAC