Dopo mesi e mesi di fermo che hanno ridotto il settore sul lastrico, si rimettono in moto gli ingranaggi del mondo dei viaggi. La precarietà però è ancora tanta, regole sempre nuove si affacciano ad integrare o spodestare le precedenti, in un rebus normativo che varia a seconda del turismo in entrata e in uscita e dei paesi coinvolti. Gli spostamenti all’Estero tra green card, quarantene e tamponi sono complessi e così i calabresi stanno puntando al Bel Paese.

I viaggi e le mete

Ne sanno qualcosa le agenzie di viaggio per le quali seguire l’evolversi della situazione delle regole legate ai trasferimenti, ma anche quella epidemiologica è diventato un lavoro parallelo. I nuovi focolai sono in continuo aggiornamento, da quelli a Maiorca e Tenerife, a quelli in Italia legati al progredire della variante Delta. Ne abbiamo parlato con il titolare di un’agenzia di Lamezia Terme, la Neocastrum Giramondo, Francesco Caruso che ci spiega che: una vera e propria ripartenza ancora non c'è stata perché stiamo lavorando in condizioni veramente precarie, con le normative che cambiano un da un giorno all'altro e di conseguenza ci fanno fare doppio lavoro perché ciò che programmiamo oggi probabilmente domani non va più bene».


«Per gli spostamenti all'estero abbiamo delle grosse difficoltà, tant'è che i nostri corregionali si stanno adoperando per muoversi in Italia in quanto i paesi extraeuropei hanno le maggiori restrizioni. Fin quando non entrerà in vigore il green pass o i nostri concittadini non avranno completato il ciclo vaccinale da almeno un paio di settimane non potranno spostarsi all'estero, se non con alcune eccezioni», spiega ancora Caruso.

La crociere

Un caso a parte sono le crociere che hanno adottato standard propri con tamponi in salita e discesa dalla nave, escursioni chiuse e controllate e vigilanza sulle distanze. Rimanere in quarantena su un’imbarcazione potrebbe diventare un incubo e così le compagnie si stanno tutelando per creare delle isole covid free a bordo. Ecco perché le crociere stanno conoscendo una nuova primavera, mentre tra le mete italiane molto gettonata è la Sardegna.


Per quanto riguarda il “turismo in entrata la Calabria che ha sempre iniziato a lavorare già dalla primavera con gli stranieri è costretta a “ripiegare” sugli italiani. La strada per un recupero del bacino turistico e soprattutto per e agenzie di viaggio affinché possano rifarsi delle perdite economiche enormi avute è lunga: «Per ritrovare stabilità e per recuperare quel 90 per cento di fatturato perso che ha caratterizzato tutte le agenzie di viaggio bisognerà aspettare ancora, almeno fino al 2023», afferma Caruso.