I dati di Assoturismo riferiscono di metà dei posti disponibili prenotati, contro una media nazionale che sfiora il 70 per cento. Ecco le mete preferite in Italia
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La stagione estiva si avvicina e il Primo maggio rappresenta un test importante per il settore turistico. Le aspettative in Calabria, però, non sono delle più rosee, almeno secondo quanto afferma il monitoraggio dell'offerta ricettiva nazionale, condotto da Cst per Assoturismo Confesercenti sui principali portali web (Booking.com, Trivago, Expedia, Airbnb). La Calabria, infatti, fa registrare valori al di sotto delle attese, con il 54% di prenotazioni già effettuate rispetto ai posti letto disponibili. Peggio fa solo il Molise, con il 44%.
Per il resto d’Italia, il freddo e il meteo incerto non sembrano spaventare i turisti, con il 67% su scala nazionale delle stanze prenotate. Ed è boom per le località di montagna, dove risulta prenotata l'84% della disponibilità. A spingere verso la montagna probabilmente il colpo di coda dell'inverno - l'ondata di freddo di ritorno ha riportato la neve in diverse località - che prolunga la stagione sciistica.
Si conferma, inoltre, il fascino delle città d'arte, dove i tassi di occupazione più elevati si registrano per Firenze, Venezia, Matera, Napoli, Roma e Palermo: sono intorno al 75%. Una buona performance si evidenzia anche per i laghi, con una percentuale di prenotazioni intorno al 70%. In terza posizione, ma a distanza, seguono le località marine: raggiungono il 65% delle prenotazioni da parte di quei vacanzieri che, nonostante il clima non proprio favorevole, non rinunciano all'apertura della stagione balneare.
In ultima posizione, invece, la performance delle località termali, con un tasso d'occupazione fermo al 57%. Su base regionale a crescere, rispetto allo scorso anno, sono anche qui soprattutto le regioni dell'arco alpino, in particolare le province autonome di Trento e Bolzano ed il Friuli-Venezia Giulia, (con il 75 ed il 74% delle camere occupate), e si conferma anche l'appeal della Liguria (75%).
Le regioni più 'prenotate', però, rimangono sempre Toscana e Sardegna, entrambe ancora una volta in testa alla classifica con un tasso d'occupazione del 77%. Bene anche Puglia e Lazio, entrambe al 70%, mentre per le rimanenti aree si registrano tassi di occupazione al di sopra del 60%.