È stato presentato alla regione Calabria il protocollo d’intesa sottoscritto dall’unione dei comuni insieme al Gal delle Serre calabresi, da una trentina di amministratori locali e una decina di associazioni e imprenditori privati per la proposta istitutiva del distretto turistico territoriale “Riviera e borghi degli angeli”, che si estende da Monasterace fino a Squillace passando per l’entroterra  serrese. Un progetto ambizioso, partito dal basso, oramai qualche anno fa, che punta a mettere a sistema i vari interlocutori sul territorio creando una forma di turismo alternativo fino ad andare a costituire quella che oggi viene comunemente chiamata “destination management organization” quindi offrendo al visitatore la possibilità di far vivere il territorio attraverso tutti gli aspetti che lo caratterizzano.

Peccato però che da parte della Regione nulla si sia ancora mosso come conferma il fondatore dell’associazione Riviera e borghi degli angeli, Francesco Leto: «Purtroppo non abbiamo avuto nessun riscontro fino ad ora. Abbiamo continuato ad inoltrare diverse richieste ufficialmente a mezzo pec, a mezzo comunicati stampa per capire come la Regione Calabria risponderà per istituire e implementare il distretto secondo il protocollo inoltrato però risposte non ce ne sono state».

Nuova offerta turistica

Dunque in attesa di risposte da parte degli enti preposti, si guarda al futuro con progetti e obiettivi propositivi caratterizzati dall’offerta di beni culturali, ambientali e attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locali secondo una visione di sistema: «Noi siamo un settore in movimento principalmente costituito da imprenditori del settore extralberghiero, tipica caratterizzazione dell’offerta ricettiva del nostro territorio – spiega Leto -. Quindi se la Regione ci risponde e ci dice come procedere e come intende eventualmente implementare il Distretto, nel rispetto della sua stessa legge, noi ovviamente siamo disponibili a lavorare e a creare qualcosa che pensiamo possa essere utile per il territorio, per renderlo  una vera e propria destinazione appetibile non solo per i turisti non solo italiani  ma anche internazionali quando si potrà finalmente tornare a viaggiare. Noi siamo pronti – conclude il fondatore dell’associazione Riviera e borghi degli angeli - vogliamo vedere come la Regione vorrà implementare il distretto in modo che tutto il territorio ne possa beneficiare».