Segnali di ripresa congiunturale lenti e timidissimi che si estendono in un quadro economico che rimane fragile. È la fotografia scattata da Bankitalia nell'aggiornamento congiunturale del primo semestre 2016 sull'economia della Calabria illustrato stamani a Catanzaro. I risultati della ricerca sono stati presentati dal direttore della filiale calabrese, Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell'istituto Giuseppe Albanese e Antonio Covelli.


Segni di inversione di tendenza si rilevano nel settore delle costruzioni, dopo otto anni di marcata contrazione, mentre rimane elevata l'incertezza nei servizi. Debole il commercio con l'eccezione delle vendite dei mezzi di trasporto (+ 23%) che continuano a crescere.

 

Migliorata la situazione congiunturale del mercato del lavoro con l'occupazione che è tornata a crescere un po' in tutti i settori ma con maggiore forza nell'agricoltura e nelle costruzioni. Si è interrotta la contrazione dei prestiti bancari soprattutto per la maggiore incidenza dei prestiti alle famiglie consumatrici. In calo i prestiti nel settore produttivo anche se a ritmi inferiori rispetto al 2015. In netto miglioramento la qualità del credito con riduzione del flusso dei nuovi crediti deteriorati. In crescita, infine, i depositi bancari delle famiglie mentre la dinamica della liquidità detenuta dalle imprese nel sistema bancario permane positiva.

 

«La Calabria continua ad essere fanalino di coda - ha detto Magarelli - nell'ambito nazionale, ma si confermano e si amplificano segnali di recupero diffusi su un numero maggiore di indicatori. Si evidenziano attese positive per i prossimi mesi e per l'inizio del 2017. Due sono i grandi trainer di questo processo: la partenza dei Piani regionali di sviluppo e la percezione di un maggiore accesso al credito. Se dovessero essere confermate queste linee si potrà parlare di fatti consolidati già nei prossimi mesi. Dal rapporto di Bankitalia emerge che è proseguita la fase di lento recupero dell'attività industriale, l'export delle aziende calabresi ha continuato progressivamente ad espandersi, anche se rimane di modesta entità. L'accumulazione di capitale è stata contenuta ma le previsioni per il 2017 sono più ottimistiche».