Il presidente ff oggi nella città pitagorica per la firma del Patto istituzionale con la Camera di commercio ha anche parlato di sanità e incontrato l’associazione di privati e aziende che hanno subito danni dall’alluvione del novembre scorso
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«Prima di parlare dell'aeroporto di Crotone dobbiamo salvare la Sacal». Lo ha detto il presidente facente funzione della Regione Calabria, Nino Spirlì, oggi a Crotone, a margine della firma del Patto istituzionale per lo sviluppo della provincia con la Camera di commercio.
«Regione pronta ad acquisire le quote pubbliche»
Spirlì ha ricordato le difficoltà economiche della società mista che gestisce gli aeroporti calabresi e, riguardo alla riunione del Cda di Sacal per decidere un eventuale aumento di capitale, ha precisato: «La Regione Calabria è disponibile ad acquisire le quote pubbliche se ci sarà l'aumento di capitale per non consegnare un bene pubblico ai privati». Per quanto riguarda la gestione degli aeroporti Spirlì ha reso noto che il presidente di Sacal, De Metrio, gli «ha garantito che tutti i tre gli scali calabresi avranno, ognuno per le proprie specificità, gli aiuti necessari. In questa vicenda bisogna evitare i campanilismi».
Questione sanità
Spirlì torna poi a parlare di sanità, ribadendo che il commissariamento in Calabria ha fallito: «Ho chiesto al Governo che venga stralciato il debito pregresso della sanità calabrese fino al 31 dicembre 2020 perché è l’unica condizione affinché la sanità riprenda in maniera dignitosa in questa regione. Lo stralcio non significa che perdoniamo i ladri, che vanno perseguiti da altra istituzione. Ma se noi non chiudiamo i conti col passato, non avremo mai una sanità che possa fare un progetto per il futuro».
Alluvionati in attesa dei ristori
Ad attendere Spirlì, nella sede dell’ente camerale pitagorico, anche l’associazione Il giorno dopo, composta da privati e aziende di Crotone, che hanno subito danni in occasione dell’alluvione del novembre scorso. «La stima solo in città è di circa un milione di euro. Il presidente Spirlì ci aveva detto che a breve il Governo avrebbe emanato i decreti per l’erogazione dei ristori e noi siamo qui per chiedere conferma di questo, sperando che la situazione si sblocchi al più presto anche per dare un segnale a chi ha avuto perdite. In questo momento di pandemia, far ripartire le aziende che hanno subito grossi danni è molto difficile» spiega Massimo Ciliberto, vicepresidente dell’associazione, che chiede al presidente ff di farsi nuovamente portavoce delle loro istanze presso il Governo.