Ospedali senza un'adeguata dotazione di posti letto: al nord 3,37 per mille abitanti, al sud 2,82. Scende vertiginosamente la percentuale se si osserva le residenze socioassistenziali: 791 al centro-nord, 363 al sud
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Contribuisce a riscrivere la tradizionale narrazione di un "sud inondato di risorse pubbliche perse in sprechi e inefficienze", il rapporto Svimez 2019, presentato questa mattina a Roma. La sperequazione tra l'area nord e quella sud del Paese si registra in quasi tutti i settori: dalla sanità alla formazione fino alle spese per la pubblica amministrazione. Ad esempio, la spesa sanitaria pro capite risulta essere di circa 1.800 euro in Italia nel 2016 e di 2.800 nella media Ue a 15. Si raggiunge quota 3.000 euro circa in Francia e Danimarca e 3.800 in Germania. Ma in Italia il divario Nord-Sud appare assai consistente: circa 1.600 euro vengono spesi nel Mezzogiorno, al contrario di quanto avviene nel Centro-Nord che viaggia sui 2.000 euro. Una biforcazione che rafforza l'emigrazione sanitaria: «Nel Mezzogiorno circa il 10% del totale dei residenti ricoverati per interventi chirurgici acuti si sposta verso altre regioni, a fronte di valori compresi tra il 5% e il 6% nelle regioni del Centro-Nord. Il tasso di emigrazione si riduce in Basilicata e Sicilia, resta sostanzialmente stabile in Campania e aumenta in tutte le altre regioni meridionali».
Meno posti letto
Il basso tasso di gradimento dei servizi sanitari al Sud dipende da numerosi fattori, ambientali, strutturali e organizzativi, ma anche da una meno consistente dotazione di posti negli istituiti di cura. I posti letto in degenza ordinaria per 1.000 abitanti sono, nel 2016, 3,18 e 3,37 nel Centro-Nord e 2,82 nel Mezzogiorno. Divari sensibili si rilevano per le lungo degenze e la riabilitazione. Divari ancora più ampi tra Nord e Sud del Paese si rilevano nella dotazione di posti letto nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari. I posti letto complessivi per 100.000 abitanti, sono 791 nel Centro-Nord e 363 nel Mezzogiorno. Relativamente più equilibrata è la situazione del Mezzogiorno in relazione ai minori (173 posti letto a fronte di 201 nel Centro-Nord), peraltro, in netto peggioramento dal 2009 soprattutto nelle regioni meridionali. Ampi squilibri si rilevano riguardo ai posti letto per disabili (53 posti letto a fronte di 100 nel Centro-Nord), e ai posti letto per anziani (1.137 posti letto a fronte di 2.608 nel Centro-Nord).
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