«E' il più grande piano assunzionale degli ultimi 20 anni». E’ così che Giuseppe Falcomatà, primo cittadino di Reggio Calabria e allo stesso tempo guida della Città metropolitana, ha scelto di commentare il progetto di avviare i due enti locali ad una stagione concorsuale quasi inedita per la Città dello Stretto.

155 nuovi posti di lavoro

Il piano è stato presentato durante una conferenza stampa che si è tenuta presso il Salone dei Lampadari alla presenza dei due più stretti collaboratori di Falcomatà: il vice sindaco cittadino Armando Neri ed il suo omologo metropolitano Riccardo Mauro.

Per il vicesindaco Armando Neri che ha anche la delega al personale: «Questo risultato è il frutto di una attenta programmazione del fabbisogno del personale e, soprattutto, di una attenta programmazione delle risorse economiche della nostra città». Ma veniamo ai numeri del piano.

39 le nuove assunzioni al Comune di Reggio

Il comparto maggiormente interessato sarà quello della Polizia municipale, che potrà contare su un incremento di 10 nuovi agenti. Altri 6 posti verranno banditi per il ruolo di istruttore amministrativo, 5 per istruttore tecnico geometra e 3 per istruttore direttivo socio-educativo. Gli altri profili professionali richiesti sono: ausiliario interno (1 posto), messo notificatore (1), collaboratore amministrativo-informatico (2), istruttore tecnico elettrotecnico (2), istruttore direttivo amministrativo (2), istruttore direttivo contabile (2), istruttore direttivo tecnico (2), specialista area vigilanza (1), dirigente amministrativo contabile e comandante (2).

Fra questi anche il posto di comandante dei vigili urbani reggini. «In questo modo – ha detto Falcomatà – daremo una guida al corpo alla luce anche del fatto che la proroga del comandante Crupi non sarebbe più possibile se non a titolo oneroso».

100 assunzioni per la Città metropolitana

Altre 100 assunzioni, tra il 2020 e il 2021, sono previste per l'ente metropolitano, che ha ereditato l'organico dell'ex Provincia. Significativa l'emorragia di personale dal 2011 al 2017, prima del passaggio di consegne tra i due enti, con una perdita del 40% (-129 unità solo nel 2015). Nello specifico, il piano del fabbisogno del personale prevede per la Città metropolitana l'immissione di 10 unità dallo scorrimento della graduatoria del dicembre 2016 relativa alle vittime del dovere. Con i concorsi pubblici, nel 2020 e il 2021 ci saranno 26 nuove categorie C e 35 categorie D. 

«Dopo i mesi di rodaggio, vogliamo dare un nuovo impulso alla Città metropolitana, che – ha spiegato il vicesindaco metropolitano Mauro – deve rappresentare una piccola regione all'interno della regione».

Per il direttore generale dell’ente metropolitano, Umberto Nucara, «si tratta di una piccola rivoluzione, una scossa importante per far ripartire un ente che, in questi anni, ha un po’ sonnacchiato».