Circa duecento tirocinanti calabresi stanno manifestando a Reggio davanti Palazzo Campanella, dove è fissata per oggi una seduta del Consiglio regionale. Alla base della loro vertenza la richiesta di essere stabilizzati negli Enti dove da oltre dieci anni prestano servizio con Tirocini di Inclusione sociale, «che però, finora - dicono - non hanno portato a nessun risultato».

L'ingresso principale di palazzo Campanella è presidiato da un cordone di forze dell'ordine. I manifestanti hanno esposto striscioni sui muri e sulla scalinata dell'ingresso. «Non vogliamo essere presi in giro da emendamenti trappola utili solo per spianare il campo libero verso l'ormai imminente campagna elettorale delle regionali - afferma Saverio Bartoluzzi del sindacato Usb - Adesso devono decidere. Gli emendamenti devono essere cosa seria, e non produrre divisioni tra ministeriali ed Enti locali, e con la sola prospettiva di un ulteriore anno di precariato, senza alcuna prospettiva futura».

«Nessuno di noi accetterà questa proroga - aggiunge Bartoluzzi - Siamo tutti compatti e la richiesta di 10 mln di euro, che si dovrebbero aggiungere ai 18 già messi a disposizione dalla Regione, non ci soddisfa. Anche perché prolungherebbe la nostra agonia di un altro anno. Questo è il solo passo avanti che si riesce a fare in un periodo di crisi e di pandemia, mentre si potrebbero attuare ben altri progetti e proporre una contrattualizzazione seria con la digitalizzazione e la green economy. Noi chiediamo la contrattualizzazione per tutti i tirocinanti, non solo per alcuni. Noi dell'Usb - conclude - lotteremo fino all'ultimo».

Appena qualche giorno fa tirocinanti provenienti da tutta la Calabria, erano circa in cinquecento, si erano ritrovati a Lamezia dove avevano anche bloccato la strada d'accesso all'aeroporto