Non risulterebbero esclusi i «lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese». Ancora da chiarire i requisiti e il limite di reddito familiare. Il ministro ha poi assicurato l'arrivo della pensione minima a 780 euro
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A pochi giorni dalla messa a punto del provvedimento che introdurrà il Reddito di cittadinanza non si conoscono ancora i requisiti di accesso alla misura di contrasto alla povertà. I dubbi permangono soprattutto sulla possibilità o meno per gli stranieri residenti in Italia di ottenerlo.
Il vicepremier Luigi Di Maio ha smentito la bozza circolata in questi giorni che prevede che la prestazione sia concessa anche a coloro che hanno un permesso di lungo soggiorno e risiedono in Italia da almeno cinque anni affermando che «la legge riguarda il diritto di cittadinanza per coloro che sono cittadini italiani». Ha poi aggiunto che il governo cambierà la norma di "lungo soggiorno" che ora equipara gli stranieri agli italiani dopo 5 anni di residenza. Ma gli stranieri non saranno completamente esclusi visto che «l'obiettivo è darlo agli italiani e ai lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese». Bisognerà attendere il testo per verificare come sarà sciolto il nodo, anche rispetto alle norme europee in materia. Sulla misura comunque ci sono anche altri nodi. Uno riguarda la previsione di un limite di reddito familiare (oltre all'Isee).
E mentre si lavora al decreto (al momento pare che il provvedimento sia unico per Quota 100 e per il Reddito) restano aperte le domande anche sulla pensione di cittadinanza. Di Maio – precisa l’ansa - ha detto che l'arrivo della pensione di cittadinanza a 780 euro è previsto tra febbraio e marzo ma non è ancora chiaro quali saranno le prestazioni che saranno aumentate (l'assegno sociale?). Per le pensioni di cittadinanza il limite di reddito per un single per l'accesso a questa misura sale a 7560 euro annui. Naturalmente le prestazioni saranno integrative rispetto a quanto già si ha. Infine il vice premier ha risposto al presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, preoccupato per l'emergenza lavoro sottolineando che oltre al beneficio economico il Reddito di cittadinanza punta sull'impegno delle persone coinvolte in un progetto formativo che dovrebbe puntare al reinserimento nel mercato del lavoro.