Si lavora a tutto campo per combattere gli squilibri a danno delle regioni del Sud e della Calabria in particolare. Troppe le sperequazioni, altrettante le diseguaglianze. È in corso una petizione, proposta a nome dell'Osservatorio sul Piano di Rilancio e Mezzogiorno, alla Rete dei sindaci del “Recovery Sud” e al Movimento 24 Agosto Equità territoriale che richiede alle Istituzioni dell’Ue di giungere alla modifica del Piano presentato dal Governo italiano, favorendo un’equa suddivisione territoriale delle risorse messe a disposizione dall’Europa. L'obiettivo è quello di eliminare le sperequzioni tra le regioni del Nord e quelle del Sud. 

Il 40% delle risorse al Sud

«Di fatto, la scelta del Governo italiano di destinare il solo 40% delle risorse complessive al Meridione creerà i presupposti concreti per un’ulteriore gravissima divaricazione nei livelli di sviluppo», ha affermato Cataldo Capalbo nelle vesti di referente di Corigliano-Rossano - M24A – Equità territoriale.

Il ruolo dei Comuni

Secondo Capalbo «gli amministratori locali dovrebbero essere i principali destinatari delle risorse, in quanto Enti attuatori, ma i sindaci - aggiunge - non sono stati messi in grado di realizzare i progetti dal momento che, negli ultimi 10-20 anni, hanno visto decimare le risorse umane presso gli uffici amministrativi con il risultato che i tecnici comunali sono oberati di lavoro, dovendo fare più del doppio delle normali attività ordinarie e non hanno né il tempo né le competenze per scrivere questi progetti».