L'ex governatore della Regione Calabria in una nota: «Nelle strutture amministrative e tecniche c'è bisogno nuove competenze e professionalità capaci di utilizzare pienamente le opportunità della Next Generation Eu»
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«Rafforzare e riqualificare le strutture amministrative dei Comuni e degli enti territoriali (Provincie, Regioni, Consorzi di Comuni) è una condizione da cui non si può prescindere per affrontare positivamente questa complicata fase e costruire il futuro. Progettare, spendere le risorse disponibili per realizzare obiettivi di crescita e sviluppo sostenibile, valorizzare il territorio e le risorse ambientali, realizzare servizi qualificati significa mettere in primo luogo i Comuni nelle condizioni di poter agire in tale direzione». Così, Mario Oliverio, l’ex governatore della Regione Calabria in una nota.
«Nelle strutture amministrative e tecniche dei Comuni è necessario immettere nuove competenze e professionalità (ingegneri, architetti, urbanisti, economisti ecc.), energie innovative capaci di utilizzare pienamente le opportunità della Next Generation Eu e dell'insieme dei programmi europei e nazionali – afferma l’ex presidente della Regione -. Il Sud e la Calabria hanno bisogno come l'aria di un robusto e qualificato rafforzamento delle strutture amministrative dei Comuni e degli altri enti locali (Provincie, città Metropolitane, Regioni) per poter cogliere ed utilizzare bene le risorse e le opportunità che apre questa drammatica fase».
«L'iniziativa legislativa, annunciata in tale direzione dal Governo Draghi, di voler procedere allo sblocco delle assunzioni nei Comuni e nella PA affronta finalmente un problema concreto – prosegue Oliverio -, importante e decisivo sul quale più volte in questi anni è stata richiamata l'attenzione dei Governi e del Parlamento. Questa iniziativa non solo deve essere salutata positivamente ma anzi va incoraggiata anche nei propositi annunciati di attivare metodi di reclutamento rapidi attraverso strumenti e procedure snelle e trasparenti, superando quelle attualmente vigenti che implicano molti mesi se non anni per lo svolgimento di un concorso. Proprio ora che si apre una situazione completamente nuova rispetto alle rigide chiusure del passato è importante una iniziativa propositiva dei Comuni unitariamente alle Regioni del Sud che di un robusto e qualificato rafforzamento delle strutture amministrative locali hanno necessità per far fronte alle sfide aperte ed affrontare concretamente problemi strutturali che hanno concorso non poco a determinare una condizione di ritardato sviluppo».
«Spesso si fa riferimento, in modo sprezzante e non sempre a giusta ragione, alla incapacità del Sud di spendere le risorse, senza cercarne le ragioni. Ebbene una di esse, direi la ragione principale, è proprio nella debolezza qualitativa e quantitativa della Pubblica Amministrazione ed in particolare degli Enti Locali – conclude Mario Oliverio - i cui organici sono ormai ridotti a scatole vuote mentre migliaia di giovani laureati e diplomati sono costretti alla disoccupazione e rimangono inutilizzati».