Primo risultato per i tirocinanti calabresi che nelle scorse ore sono scesi in piazza per manifestare. Il 9 ottobre, una delegazione sarà ricevuta a Roma dal ministro Giuseppe Provenzano. I dettagli sono contenuti in una nota della Usb Confederazione Calabria.

La protesta dei tirocinanti

«Oggi – si fa presente - importantissima manifestazione dei tirocinanti calabresi (ex mobilità in deroga) a Lamezia Terme. In centinaia da questa mattina hanno bloccato un’arteria stradale fondamentale per il traffico viario della Regione. Ormai da diversi anni questi lavoratori e queste lavoratrici – continua l’Usb - vivono in condizioni lavorative estremamente precarie, per una misera paga di 500 euro al mese. Le mansioni che svolgono negli enti pubblici vanno ben oltre il tirocinio formativo, anzi svolgono attività fondamentali e indispensabili per il funzionamento degli enti locali, degli uffici giudiziari e delle sedi territoriali dei ministeri».

Il confronto con la Regione

Tuttavia, «l’incontro del 7 settembre con l’assessore al Lavoro della Regione Calabria, avvenuto a seguito delle prime mobilitazioni si è concluso con un nulla di fatto ed ennesime promesse risultate poi vane, così come quelle fatte negli ultimi anni. Il futuro di questi 7mila calabresi e delle loro famiglie non può essere delegato a nessuno».

L’incontro a Roma

«Per questo motivo – conclude la nota - la protesta di oggi ha come obiettivo un’interlocuzione diretta, senza mediazioni delle istituzioni locali, con il Governo nazionale. Dopo diverse ore in strada, la determinazione dei tirocinanti ha permesso di ottenere un incontro con il ministro Provenzano. Accogliamo positivamente questo risultato, ma non ci fermiamo ovviamente qui. Attendiamo il Governo alla prova dei fatti. Se non dovesse concretizzarsi l’incontro a Roma, annunciamo altre mobilitazioni».