È pronto a partire Cala Green, il progetto della Camera di Commercio di Crotone che permetterà di rilevare in tempo reale il grado di inquinamento sull’area portuale, effettuando anche un’analisi predittiva su eventuali problematiche future che potrebbero compromettere non solo le attività marittime ma anche il territorio circostante. L’iniziativa progettuale è finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 980 mila euro, nell’ambito dell’Asse D “Green ports”, finalizzate alla realizzazione di interventi di sostenibilità ambientale nei territori delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Di Cala Green si è parlato nei giorni scorsi nell’incontro sul rilancio del Porto di Crotone, svoltosi presso l’ente camerale pitagorico. «Si partirà immediatamente: 15 mesi di progetto, 980 mila euro e risultati tangibili» ha commentato in quella occasione Maurizio Cociancich, amministratore unico di Elevante Srl, partner dell’iniziativa.

Grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, non solo sarà possibile rilevare parametri ambientali e meteorologici dell’area di mare antistante la città, ma anche prevedere eventuali criticità che potrebbero verificarsi.

«Tutti i sistemi che vanno a lavorare sulla prevenzione ambientale e che permettono la pianificazione ambientale sono strumenti fondamentali, in questo momento, per pensare alla portualità, allo sviluppo turistico e alle nuove tipologie di insediamento industriale» ha aggiunto.

Un progetto all’avanguardia, insomma, già presente in altri territori italiani: anche al porto di Bari ne è stato realizzato uno simile. «Il grande vantaggio di questi progetti è la possibilità di metterli a rete: più è grossa ed espansa la rete, maggiore è il numero di dati e più importante è il risultato che si riesce a ottenere. Perciò, se andiamo a creare una sinergia, ad esempio tra porti, si potrà dare ai nostri mari una importantissima visione dello stato di inquinamento e una forma di prevenzione di eventi negativi».