Da un po’ di settimane, si è tornato a parlare di rilancio del porto di Crotone. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno Meridionale Ionio, Andrea Agostinelli, è stato più volte in città per incontri e sopralluoghi. Nei giorni scorsi sono partite le demolizioni di alcuni manufatti fatiscenti e proprio ieri è stata messa a bando la gestione del Terminal Crociere. Tra le priorità, anche la bonifica dell’ex Area Sensi, dove giace ormai abbandonato ciò che resta di un deposito di oli minerali della Meridionale Petroli. La settimana scorsa, in Comune, si è svolta una riunione tecnica per fare il punto della situazione.

Verso la bonifica

Nell’incontro, è stato stabilito che presto sarà convocata la Conferenza dei servizi: «Si spera – spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Ilario Sorgiovanni - entro il mese di ottobre e in quella sede proporremo anche una bozza di accordo di programma quadro. Nella riunione, abbiamo stabilito all’unanimità che bisogna restituire quell’area per essere utilizzata per usi civili – turistico, ricreativo, per uffici – e questo prevede una bonifica totale. Abbiamo battuto molto su questo e indurremo la Meridionale Petroli, che deve fare la bonifica, a seguire questo indirizzo».

Prima parte la bonifica, prima si potrà riqualificare l’area: «La bonifica è il primo atto. Bisogna bonificare e demolire con accordi chiari, mettendo nero su bianco procedure e tempi. Serve stilare pure un cronoprogramma delle operazioni e dopo potremo pensare alla progettazione. Ci sono già dei progetti e dobbiamo capire con quali linee di finanziamento realizzarli».

La riqualificazione

Ricordiamo che l’ex deposito si trova in zona demaniale, dopo la bonifica e la demolizione bisognerà ricostruire. Qui, aveva annunciato il presidente dell’Autorità di sistema portuale, nascerà un moderno edificio, dove potrebbe trovare spazio anche la sede crotonese dell’ente, ma – aggiunge Sorgiovanni – «anche quella del Demanio, uffici turistici, punti di ristoro e magari anche un nuovo terminal crocieristico».

Il Comune, insomma, punta molto su quell’area «che non è estesissima, parliamo di circa 14 mila metri quadrati, ma ha un significato enorme per la città. È strategica sia per le attività portuali, nella visione futura del porto che punta al crocierismo e al diportismo, sia per lo sviluppo urbano, essendo cerniera di collegamento tra lungomare e centro storico».