A Reggio Calabria e a Messina un convegno promosso dal Consiglio nazionale dei geologi, dalla fondazione Centro Studi del Cng e dagli ordini regionali dei Geologi di Calabria e Sicilia. Al centro dei lavori gli aspetti geologici, sismici e normativi delle opere infrastrutturali nell’area dello Stretto.

L’evento è stato patrocinato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dalla rispettiva Fondazione, dagli Ordini provinciali degli Ingegneri e degli Architetti di Reggio e Messina.

In occasione del convegno nazionale dei geologi sull'area dello Stretto, particolare è stato il riferimento al Ponte, vista anche la congiuntura storica e politica della conversione in legge dell'apposito decreto.

«Noi riteniamo che il Ponte sia un’opera utile se inserita in un quadro organico di ammodernamento infrastrutturale e anche di risoluzione delle tante problematiche di carattere geologico-ambientale del territorio». È quanto ha dichiarato Arcangelo Francesco Violo, presidente del consiglio nazionale dei Geologi. 

Un’assise tecnico-scientifica approdata a Messina nell’aula magna del rettorato dell’università dopo essere stata avviata proprio nel giorno della conversione in legge del decreto Ponte, nella cornice dell’aula magna Quistelli della Mediterranea di Reggio Calabria. In occasione della giornata reggina, collegato da remoto il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. «Una giornata storica ed emozionante. Ho firmato l’atto di promulgazione del presidente della Repubblica che converte in legge il decreto sul “Ponte degli Italiani”, anche se collegherà stabilmente Calabria e Sicilia, Messina e Villa San Giovanni. La politica ha deciso, adesso la parola ai tecnici per mettere mano al progetto e realizzarlo. Il ponte lo faranno loro». 

Ponte mai costruito ma il più studiato

«Sarò presto a Reggio Calabria e a Messina. Intanto quella di oggi è una giornata importante. Non credo esista ponte mai costruito che sia stato più studiato, verificato, approfondito, variato, ipotizzato, amato e criticato. Con questo decreto inizia il percorso audace perché trattasi di un’opera ingegneristica ambiziosa che arriva a coronamento di decenni di approfondimento. Decenni di studi, che ho letto negli ultimi sette mesi, seguiti a quel concorso internazionale bandito da Anas 1968. 

28 miliardi per infrastrutture stradali e ferroviarie

Adesso si guarda avanti ad una infrastruttura che modernizzerà le due sponde dello Stretto in una congiuntura favorevole. In arrivo, infatti, 28 miliardi di euro per la Calabria, e 28 per la Sicilia, per il potenziamento stradale, autostradale e ferroviario. A essi si aggiungono i 3 miliardi già stanziati per la SS 106. Non solo il Ponte ma una visione ammodernata del sistema infrastrutturale nel suo complesso», ha sottolineato il ministro Salvini.

Il percorso inizia adesso

«Il percorso dunque inizia adesso ed è una sfida che necessiterà del contributo di tutti: professioni, università, associazioni, imprese, sindacati. Ringrazio i geologi per questa iniziativa che deve mettere in moto la partecipazione alla realizzazione di una delle opere di ingegneria più ambiziose che sarà volano di quella crescita culturale e sociale che la Calabria e la Sicilia meritano», ha sottolineato ancora il ministro.

Sicilia e Calabria nella società Stretto di Messina

«Intanto la prossima settimana la società Stretto di Messina, che con il decreto che ho firmato oggi tornerà in vita, avrà nomi e cognomi dei suoi rappresentanti. Sicilia e Calabria saranno nel consiglio di Amministrazione», ha concluso Matteo Salvini.

Continua a leggere sul Reggino.it.