Il problema più impellente, oggi, per i piccoli pescatori costieri di Schiavone è togliersi di dosso quella “brutta cosa” della denuncia per occupazione abusiva di demanio pubblico. Una vera e propria bestemmia, per loro che su quelle spiagge ci sono nati, cresciuti e ci hanno passato (insieme alle loro barche) l’intera vita, piovutagli addosso poco più di un anno fa. Quando l’allora commissario prefettizio di Corigliano-Rossano, in ottemperanza a quanto previsto dal piano spiaggia, li sfrattò dall’arenile contestandogli la mancata attuazione di alcuni precetti previsti proprio nello strumento urbanistico.

Dovranno comparire davanti al giudice

Il prossimo 19 dicembre, i pescatori, dovranno comparire davanti al giudice del Tribunale di Castrovillari per subire un processo e difendersi per avere di fatto mantenuto in piedi una tradizione antichissima. Certo, però, i tempi cambiano e dove un tempo vigevano le regole dell’uomo e del mare oggi è subentrato il diritto, che si pone su tutto e su tutti. E le regole vanno rispettate.

Malavolta: «Vareremo un nuovo piano spiaggia»

Oggi, rispetto al qualche mese fa, a porsi all’ascolto delle esigenze dei custodi dell’antica tradizione marinara di Schiavone c’è l’Amministrazione comunale che si dice pronta a superare quello che è il problema. Il vicesindaco di Corigliano-Rossano con delega alla pesca, Claudio Malavolta, ha incontrato una delegazione dei pescatori, durante quello che è stato definito un tavolo d’ascolto. Un’occasione utile a ribadire l’attenzione dell’esecutivo alla vertenza, che presto però dovrà tramutarsi in fatti concreti.

«Uno dei primi atti della nuova Amministrazione comunale - ha ribadito Malavolta ai microfoni di LaC News24 – è stato quello di avviare lo studio per la redazione di un nuovo piano spiaggia che contempli insieme gli ormai ex territori di Corigliano e Rossano. Ed in questo strumento, ovviamente, trovare delle utili soluzioni che possano permettere ai piccoli pescatori costieri di continuare a svolgere tutte quelle attività che fanno parte del dna di questa Città».

«Stiamo valutando soluzioni»

Ma questo è l’obiettivo a lungo raggio, in prospettiva. Nel contingente, tuttavia, c’è da affrontare la questione del perdurare di una condizione di abusività in cui si sono trovati gli operatori del mare, atteso che le piccole barche da pesca, non possono trovare ricovero oltre la spiaggia. Allora che fare? «Superare subito la condizione attuale – ha ricordato ancora Malavolta – è possibile, attuando della azioni straordinarie in attesa che venga redatto il nuovo Piano spiaggia. Ci siamo confrontati con l’ufficio del demanio e presto – ha annunciato – proporremo una soluzione di superamento della questione. Atteso che – ha precisato a chiosa il Vicesindaco – ci sono delle regole e quelle vanno rispettate».   

 

 

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