L'ex presidente "Basta Vittime 106" Fabio Pugliese: «Si pensa al ponte sullo stretto isolando zone ad alto tasso di produttività. Una follia commissariare la Roseto-Sibari»
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La dorsale jonica tagliata fuori dagli investimenti se non nella parte che riguarda il megalotto 3 della strada statale 106 Jonica, la cui realizzazione collegherà Sibari a Roseto Capo Spulico, mediante un tracciato ex novo a quattro corsie con spartitraffico centrale.
Per il resto, il Governo, guarda spedito alla realizzazione del ponte sullo stretto. Non nasconde la sua amarezza l’Ingegnere Fabio Pugliese, ex presidente dell’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” il quale sottolinea come quest’opera elefantiaca «costerà 4 miliardi di euro per 3,5 chilometri di ponte. Con le stesse risorse- afferma Pugliese- si potrebbe ammodernare la Statale 106 a quattro corsie per 200 chilometri. Questa scelta, ovviamente, diventa la fine di ogni possibilità di ammodernamento della Statale 106».
Il movimentista denuncia l’inaffidabilità di quanti avevano assunto impegni mai rispettati mentre, ancora una volta, la dorsale jonica resta al palo: «A febbraio di quest’anno il premier Conte a Gioia Tauro ha presentato il “Piano per il Sud”: tutti gli investimenti infrastrutturali previsti al Sud nei prossimi 10 anni. Sulla Statale 106, nelle 87 pagine del Piano, c’è solo il 3° Megalotto della Statale 106 (Sibari – Roseto Capo Spulico). A seguito del Covid-19 e della pioggia di miliardi che arriveranno dall’Europa si sperava che venisse finanziata finalmente la restante parte della Statale 106. I fatti, però, parlano chiaro e ci dicono che la scelta è ricaduta sul Ponte sullo Stretto».
Disegno strategico di marginalizzare il basso jonio
Il disegno infrastrutturale è quello di collegare l’Adriatica con l’area jonica della Basilicata fino allo snodo Sibari-Firmo e da qui alla Salerno-Reggio Calabria. Ciò determina di fatto, l’isolamento della tratta jonica da Sibari a Crotone. Ma ci sono anche problemi sul lotto Roseto-Sibari, i cui cantieri non sono ancora partiti nonostante il taglio del nastro.
«L’inaugurazione del Ministro fu semplicemente una passerella disgustosa ed offensiva della memoria di tutte le vittime della Statale 106 - attacca Pugliese - Oggi abbiamo finalmente degli elementi chiari che ci consentono di capire che l’avvio dell’opera non è assolutamente avvenuto, che l’opera sarà commissariata e che, ad oggi, non è ancora stato nominato un commissario. Vergognoso!».
E a proposito del commissariamento lo stesso Pugliese bolla tale soluzione come una «autentica follia».«Un’opera totalmente finanziata - afferma - progettata ed approvata dopo un iter procedurale lungo 20 anni. Bastava poco per far partire questi lavori: sarebbe semplicemente servito che il Ministro Paola De Micheli e, ancor prima l’ex Ministro Toninelli, avessero adoperato per il Megalotto 3 le stesse ed identiche scelte adottate per tutte quelle opere del Nord che sono già partite e che fanno parte di quei “17 miliardi di cantieri” già avviati dal Governo negli ultimi 14 mesi. Però questo non è accaduto ed è un fatto certamente spiacevole e senza dubbio negativo per la nostra Calabria».