«Non troviamo manodopera per colpa del reddito di cittadinanza». Francesco Melograna è un altro imprenditore, ultimo di una lunga serie, che denuncia gli effetti che creerebbe il sussidio contro la povertà sull’economia calabrese. A Briatico, da dove si è collegato con la puntata di oggi di "Prima della notizia", ha un’azienda agricola di oltre 50 ettari, che produce cipolle ed è inserita nel consorzio per la tutela della “rossa di Tropea”, e si dice certo che così come è la misura voluta dal governo oltre 2 anni fa non funziona. «Non è un problema solo con gli stranieri – prosegue – anche gli italiani non vogliono lavorare perché percepiscono il reddito e tutti i settori sono penalizzati».

Melograna, noto per le sue recenti denunce contro la contraffazione del marchio “cippolla di Tropea”, offre le cifre del tracollo. «Da settembre – aggiunge – noi abbiamo bisogno di un numero di lavoratori che aumenta fino alla raccolta che comincia a marzo. Normalmente io assumevo fino a 100 operai, ma quest’anno non ho potuto piantare e non potrò raccogliere con appena tre addetti che siamo». Insomma un quadro assai fosco, contro il quale l’imprenditore chiede alle autorità di «attivare un tavolo di crisi con assessorato regionale, prefettura, imprenditori e forze sociali».