Niente spending review fino al primo gennaio 2027 per la società Stretto di Messina spa. Lo prevede un emendamento della Lega al decreto Milleproroghe in discussione nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.

La proposta di modifica a prima firma di Elena Maccanti e sottoscritta da altri 12 colleghi ha la finalità di «assicurare, nella fase di avvio dell'operatività, l'efficace svolgimento delle attività e di agevolare il perseguimento delle finalità attribuite dalla legislazione vigente».

La Stretto di Messina: «Nessun onere per lo Stato»

«In relazione all'emendamento volto al differimento al primo gennaio 2027 dell'applicazione delle disposizioni in materia di spending review per la società Stretto di Messina, si precisa che tale proposta non comporterebbe alcun onere aggiuntivo per lo Stato né l'assegnazione di ulteriori fondi alla Società». Lo sottolinea la Società stretto di Messina spa all’Ansa.

«In particolare - si evidenzia - queste disposizioni prevedono per la pubblica amministrazione obiettivi di contenimento della spesa pubblica rispetto a dati di spesa consuntivati negli anni precedenti. Tale meccanismo risulterebbe non applicabile alla Stretto di Messina, le cui attività sono ripartite a giugno dello scorso anno. Inoltre tale norma, che estenderebbe alla Società deroghe previste per Anas ed Rfi nonché altre primarie società pubbliche, sarebbe come detto temporanea per i primi anni di riavvio del progetto». Infine sollecitata sul tema degli stipendi la Società precisa «che l'emendamento non riguarda in alcun modo il sistema retributivo aziendale e i cosiddetti tetti agli stipendi».