Si è riunito oggi l’esecutivo della Cgil Calabria presieduto dal segretario generale Angelo Sposato. Durante l’incontro si è deciso di sostenere e partecipare alla manifestazione regionale del comparto forestazione che si svolgerà il 12 maggio. «Una delle vertenze più importanti che riguardano il lavoro – ha affermato Sposato – visto che il numero di lavoratori forestali è di quattromila circa, contro le decine di migliaia di qualche anno fa e tra le nostre rivendicazioni c’è proprio quella di un piano straordinario per il lavoro per la manutenzione del territorio e la tutela ambientale».

«Porteremo avanti la vertenza Calabria in tutte le sue declinazioni» ha aggiunto il segretario generale denunciando la totale mancanza di attenzione verso il Mezzogiorno: «Il Sud è sparito dall’agenda politica, si parla di Ponte sullo Stretto insistentemente senza porre l’attenzione alle strade e le infrastrutture della Calabria. Soltanto ieri è crollato il viadotto "Ortiano 2", sulla strada statale 177 Sila-Mare, nel tratto che collega Longobucco alla costa jonica cosentina. Poteva essere una tragedia. Ma il governo non ne parla e anche i tavoli che sono stati convocati non hanno avuto un seguito».

Nel corso dei lavori dell’esecutivo sono state poi discusse le tematiche della piattaforma delle manifestazioni nazionali unitarie. La Cgil Calabria porterà in piazza il prossimo 20 maggio a Napoli anche il tema dell’autonomia differenziata continuando nel suo percorso di sensibilizzazione e attenzione verso un disegno di legge che non può passare in sordina ed essere trascurato visti i gravi rischi ai quali esporrebbe il Sud in particolare, senza risparmiare rovinosi effetti boomerang alle regioni del nord.

«Il Paese rischia una vera e propria involuzione – ha affermato Sposato - con un ceto medio che si avvia a diventare povero e un governo che non vuole affrontare in modo serio e strutturato il tema dei salari e delle pensioni, della diminuzione del potere d’acquisto e quello del lavoro povero e precario. Anche il taglio del cuneo fiscale, nonostante i toni roboanti con i quali è stato annunciato, non è che una sorta di bonus di pochi mesi che certamente non può invertire la direzione». Per queste ragioni e non solo Cgil Calabria si sta preparando alla manifestazione di Napoli predisponendo quanti più mezzi possibile «per rispondere alle richieste di centinaia di lavoratori che il prossimo 20 maggio vogliono chiedere un’inversione di rotta a questo governo».