Anche i lavoratori calabresi della E-distribuzione, società del gruppo Enel, il 19 novembre incroceranno le braccia. Lo faranno dalle 8 alle 12 con un sit-in davanti alla sede di Catanzaro, a Siano. La protesta segue a centinaia di incontri tenutosi in tutta Italia e a decine in Calabria in cui i sindacati hanno potuto appurare uno zoccolo duro di problematiche ormai innestate in tutte le sedi e a cui i vertici sembrano essere sordi.

 

Ne abbiamo parlato con Antonio Mangano, Filctem-Cgil, preoccupato per il futuro dei lavoratori da tempo costretti a straordinari su straordinari. Ecco perché il 23 ottobre è iniziato lo sciopero degli straordinari che terminerà il 21 novembre. Ma, ha spiegato alla nostra testata il sindacalista, l’azienda non vuole neanche sentire parlare di assunzioni, preferisce cedere all’esterno le manovre sulla media tensione, allargare il territorio della reperibilità e sfalsare i turni di lavoro.

C’è poi, spiega Mangano, un’altra questione che riguarda il codice 177 degli appalti e che se applicato porterebbe alla sparizione di E-distribuzione con ripercussioni anche sui cittadini, aumenti delle bollette e diminuzione della qualità dei servizi.

Eppure, ricorda Mangano, il servizio elettrico è stato ed è essenziale, specie durante i lockdown: dall’energia per i macchinari ospedalieri, alla didattica a distanza. C’è, infine, il tema della transizione energetica che, avverta il sindacalista, potrebbe portare ad una crisi occupazionale. Per tutte queste motivazioni il 19 si protesterà a Siano.