Parlare dei prodotti calabresi con una comunicazione univoca ed efficace. Per queste ragioni, nei giorni scorsi, Lamezia Terme ha accolto in una riunione operativa i dieci consorzi di tutela della regione: Bergamotto di Reggio Calabria, Cipolla Rossa di Tropea Calabria, Clementine, Fichi di Cosenza, Limone di Rocca Imperiale, Liquirizia, Patata della Sila, Pecorino Crotonese, Salumi di Calabria, Torrone di Bagnara.

Consorzi calabresi fanno squadra

I rappresentati hanno scelto la via del confronto per valutare strumenti adatti per interfacciarsi nei rapporti istituzionali e di marketing. Il meeting si è tenuto nella sede di Unioncamere ed è stato coordinato dal dottore agronomo Giuseppe Perri. Presenti Ezio Pizzi, del Consorzio Bergamotto di Reggio Calabria Dop, Giuseppe Laria per la Cipolla Rossa di Tropea Igp, Giorgio Salimbeni del Consorzio Clementine di Calabria Igp, Angelo Rosa dei Fichi di Cosenza Dop, Antonio Massarotto, presidente del Consorzio Liquirizia di Calabria Dop, Sandro Scrivano della Patata della Sila Igp, Francesco Scarpino del Consorzio di tutela Pecorino Crotonese Dop, Cristian Ruffo dei Salumi di Calabria Dop e Maurizio Gramuglia del Torrone di Bagnara Igp. Pur non partecipando,Vincenzo Marino del Consorzio di tutela Limone di Rocca Imperiale Doc ha comunque confermato la sua adesione.

Gli obiettivi dell’incontro a Lamezia Terme

Nell’ambito dell’appuntamento è emersa la volontà di raggiungere una vera e propria unione “di qualità Calabria” per lavorare «ad una comunicazione collettiva ed univoca specie in occasione di appuntamenti nazionali ed internazionali nel settore food, ma anche dare alle eccellenze calabresi una sola voce nei tavoli di confronto a livello regionale». Come nel caso della discussione della Misura 3 del Psr relativa alla promozione e comunicazione dei Consorzi di Tutela.

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A Lamezia, inoltre, è stato evidenziato il bisogno di un approccio di sistema, più che legato alle singole esperienze, che «possa essere da slancio per l’attività dei consorzi di tutela nell’ottica di un mercato sempre più esigente e diversificato». Per il futuro, si spera di allargare le adesioni al settore olivicolo e del vino. G.d’a.