Hanno proclamato lo stato di agitazione i dipendenti del Comune di Lamezia Terme. Dopo i ripetuti incontri e sit in per attirare l’attenzione sul quel blocco di anomalie che da tempo contraddistingue il loro operato e il contesto in cui esercitano, le organizzazioni sindacali territoriali e la Rsu hanno informato il prefetto di Catanzaro della decisione assunta pregandolo di voler convocare le parti per la procedura di raffreddamento. «Ad oggi – scrivono i sindacati - non ci sono più le condizioni per continuare a "collaborare" con chi, come i fatti dimostrano, non apprezza la lealtà, l'impegno e la disponibilità incondizionata verso l'Istituzione Comune».


Cgil, Uil e Cisl Funzione Pubblica insieme al Diccap denunciano «mancati adempimenti alle sollecitazioni del ministero degli Interni in relazione al piano triennale del fabbisogno nonostante la costante riduzione del personale, mancanza di un Segretario Generale a tempo pieno; mancata risposta alla richiesta di audizione e liquidazione di tutti gli istituti contrattuali previsti nei D.I. già sottoscritti e riguardanti le annualità 2014, 2015 e 2016».

Ma non solo. I sidnacati denunciano anche la «mancata convocazione dei tavoli negoziali per l'attivazione delle corrette relazioni sindacali e l'apertura della contrattazione decentrata sull'utilizzo del fondo contrattuale per gli anni 2017 e 2018».