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“Dopo anni di tagli e di disinteresse verso la Calabria da parte del governo e di FS, il Presidente della Giunta regionale Oliverio deve invertire rapidamente la rotta chiedendo interventi concreti per dare alla nostra Regione ed ai calabresi un servizio di qualità”. È quanto affermano, in un documento diffuso stamane, le segreterie regionali di Cgil e Filt Cgil. “La Cgil negli ultimi anni – è scritto – ha espresso ripetutamente pesanti critiche e proteste nei confronti di FS, del Governo nazionale e di quello regionale, ma ha anche avanzato a più riprese proposte semplici e concrete per un sistema ferroviario di qualità che servisse sia ai passeggeri e alle merci che alle prospettive di sviluppo economico della Calabria. Per questo, oggi, al Presidente Oliverio ribadiamo le nostre richieste e chiediamo di lavorare ad aprire un tavolo nazionale”. Secondo Cgil e Filt, “innanzitutto, bisogna fermare ed invertire il trend dei tagli ai treni passeggeri sulla lunga percorrenza prevedendo nuovi treni ed anche nuovi orari. Al Nord non si arriva più e Roma ormai – denuncia il sindacato – si raggiunge solo con due treni. La linea jonica ormai è utilizzata solo ed in modo insufficiente nel trasporto regionale ed occorre modernizzare linee e mezzi. Accanto a ciò è necessario ridurre i tempi di percorrenza. E questo si può fare subito, come hanno già dimostrato i tecnici. Per esempio, il treno Reggio-Roma che ora impiega 5 ore e 10 minuti, con alcuni accorgimenti tecnici, può da subito impiegare 4 ore e 10 minuti. Oltre a ciò – continua la Cgil – è necessario investire nell’ammodernamento infrastrutturale, rendendo complessivamente più veloce la linea, per esempio eliminando il nodo di Sapri e decidendo più risorse nella rete per il Sud invece di destinarne l’80 per cento al centro-nord dove c’è l’Alta Velocità”.
Secondo la Cgil inoltre, “occorre modificare l’infrastruttura ferroviaria per favorire e rilanciare il trasporto merci su ferro, oggi di fatto quasi a zero. La linea tirrenica non è adatta, per esempio, per trasportare i container che arrivano al porto di Gioia Tauro perché sono più grandi delle gallerie. è, dunque, vitale anche per dare un futuro a Gioia e al suo sistema logistico e industriale ottenere un ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria. Ovviamente, su Gioia resta ferma, da una parte, l’idea dell’approvazione della ZES e, dall’altra, l’utilizzazione produttiva delle risorse previste dall’APQ”. Sul trasporto pubblico locale anche ferroviario i sindacati dicono: “ è da quattro anni che, inascoltati dal precedente governo regionale, abbiamo proposto, e riproponiamo oggi con più forza, l’azienda unica regionale che tra le tante cose che non ripetiamo avrebbe anche il pregio di eliminare la sovrapposizione ferro-gomma. Le sovrapposizioni, tra l’altro, oltre a determinare uno scarso e irrazionale servizio, hanno creato nei decenni un profitto ingiusto a favore di una parte del sistema imprenditoriale privato.
Il quarto punto di interesse – secondo la Cgil – è rappresentato dal trasporto nello Stretto di Messina. La prima cosa da realizzare è l’estensione della legge per il Trasporto Pubblico Locale operante per i servizi nei laghi che ricadono in più regioni. Lo Stretto ha quelle caratteristiche con due Regioni che lo racchiudono. Così si potrà avere una certezza di norme e aprire un confronto con il governo per il trasferimento di risorse che creino servizi di qualità, stabilizzino il trasporto su navi veloci e rendano interessante per l’utenza messinese l’aeroporto dello Stretto. A tal proposito, visto le crisi delle società di gestione degli aeroporti di Reggio e Crotone e i requisiti del Piano nazionale del sistema aeroportuale, proponiamo, guardando all’esempio toscano dell’holding fra Firenze e Pisa, la costituzione dell’unica società di gestione dei tre aeroporti calabresi. Come si vede, queste proposte, solo brevemente accennate, sono assolutamente praticabili e concrete. Sono le proposte che, inascoltati, stiamo avanzando da anni. Per noi rappresentano anche il motore di uno sviluppo più complessivo della Calabria. E rappresentano anche i termini attraverso cui misureremo nei fatti la volontà di cambiamento di questa nuova Giunta. Il Governo e FS – è la conclusione -hanno fino ad oggi trattato la Calabria come la cenerentola delle Regioni, l’hanno mortificata e impoverita. Cambiare rotta è una necessità”.