L’imprenditrice offre una testimonianza preziosissima di archeologia industriale, ripercorrendo gli esordi dello stabilimento di “oro nero” calabrese più conosciuto al mondo nel talk di Paola Bottero
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La famiglia Amarelli ha saputo narrare un’avventura, quella di un distretto industriale che in poco tempo è diventato una parte importantissima del sistema dolciario d’Europa. Margherita Amarelli, Direttrice Marketing della Fabbrica di Liquirizia Amarelli, protagonista della puntata di vis-á-vis di mercoledì 13 aprile, nel dialogo con Paola Bottero, Direttore strategico del gruppo e del network, ha svelato alcuni segreti del mestiere.
«Una delle cose che ricordo più intensamente - ha detto Margherita Amarelli - è l’odore della liquirizia sulle giacche, che è un profumo così forte da attaccarsi addosso. Per esempio, sulla giacca di mio nonno rimaneva sempre l’odore di liquirizia. Io e i miei familiari abbiamo raccontato il più possibile la storia della liquirizia, mantenendone la tradizione della produzione, perché per noi non si tratta solo di un prodotto da vendere, ma di una vera e propria passione che ci tramandiamo nel tempo».
Ed ancora: «Abbiamo raccolto i premi vinti e le esperienze professionali relative non solo alla nostra azienda, ma anche ad altre. Mi sono laureata in giurisprudenza, sono diventata avvocato e poi mio zio, che è stato anche il mio mentore, ha insistito affinché non solo mio fratello, ma pure io fossi parte dell’azienda di famiglia, invitandomi a curarne l’aspetto legale e a fare stimolanti esperienze all’estero. La penisola scandinava è il territorio in cui vendiamo più liquirizia, dove producono persino liquirizia salata, e costituisce, pertanto, il nostro più importante mercato europeo».
Per saperne di più guardate la puntata di vis-à-vis su LaC play.