Dopo Dasà, Fabrizia, Tropea, Filogaso anche Sant’Onofrio chiede alla Pubbliemme gli arredi urbani che l’azienda, leader in Italia nel settore della comunicazione e della pubblicità outdoor, ha rimosso dalla città di Vibo Valentia in seguito ai contenziosi con l’amministrazione comunale, oggetto peraltro di un’interrogazione parlamentare presentata dal senatore di Forza Italia e componente del Copasir Claudio Fazzone.

 

Il Municipio santonofrese guidato da Onofrio Maragò - alla stregua di Tropea - intende così risolvere a costo zero tutta una serie di problematiche afferenti i servizi e la sicurezza urbana, che altrimenti comporterebbero costi gravosi se rapportati alle capacità finanziarie dei Comuni, grandi e piccoli, sempre più in difficoltà a causa dei tagli delle risorse dello Stato. Si tratta, quindi, di pensiline coperte per l’attesa dei bus, paline di carattere informativo, transenne parapedonali fisse. Si tratta di elementi realizzati con materiali di alta qualità ma anche di pregio estetico, che oltre ad offrire servizi alle comunità si prestano ad abbellire e ammodernare centri che sperano in un rilancio demografico e della loro economia.