Il tour calabrese del viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli dopo Gioia Tauro ha fatto tappa a Locri. Accompagnato dal governatore ff Nino Spirlì e dall’assessore regionale Domenica Catalfamo, il viceministro ha incontrato una delegazione di sindaci della Locride per fare il punto sui problemi della statale 106 e sulle strategie d’investimento delle risorse per lo sviluppo di una delle più importanti arterie stradali italiane, ritenuta strategica per il rilancio del comprensorio reggino.

«Sono qui per segnalare la presenza dello Stato in una realtà che ha bisogno di un megafono nei palazzi romani - ha detto Morelli -. Le difficoltà non mancano. Purtroppo la 106 è conosciuta per essere la strada della morte. Dobbiamo ragionare guardando in prospettiva. Nelle prossime settimane con Anas e Regione si vedranno le necessità del territorio. Da parte mia massima disponibilità ad avviare altre interlocuzioni e a fare da garante affinché tutto si faccia nel più breve tempo possibile».

Per il governatore ff «la Locride patisce un doppio abbandono. Strade e ferrovie sono ferme al periodo borbonico. Siamo in un’area ricca di tesori ma difficilmente raggiungibile. Su queste arterie molti politici si sono succeduti a promettere quello che non è mai stato fatto. Serve un atto di coraggio da parte del Governo, che non può più ignorare questa terra».

«L’impegnò della regione è totale - ha espresso l’assessore Catalfamo - devono essere ultimati gli interventi in corso e programmare quelli futuri soprattutto a sud di Catanzaro dove non esiste neppure uno studio di fattibilità. Abbiamo già condiviso con il Ministero la necessità di prevedere questi interventi».