A palazzo Chigi l'incontro con i gestori dei carburanti rappresentanti di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio. La mobilitazione è prevista dalle 19.00 del 24 fino alle 7 del 27
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Lo sciopero dei benzinai resta confermato per ora, ma il governo incontrerà le sigle sindacali nuovamente prima del fermo previsto il 25 e 26 gennaio.
Secondo quanto si apprende al termine dell'incontro tra la delegazione del governo e i rappresentanti dei distributori che hanno proclamato lo sciopero, ci sarebbe terreno su cui lavorare per scongiurare lo stop. Benzina, il Governo riceve i sindacati del settore: «Inaccettabile essere definiti speculatori».
A palazzo Chigi l'incontro di una delegazione del governo con i gestori dei carburanti rappresentanti di Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio sull'incremento dei prezzi di benzina e gasolio dopo la proclamazione della serrata contro le misure contenute nel decreto sulla Trasparenza dei prezzi dei carburanti.
Ieri il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano, aveva annunciato la convocazione spiegando che serve per «ascoltare le loro ragioni e confrontarle con le misure che il governo intende adottare e ha adottato». Oltre a Mantovano all'incontro i ministri proponenti del decreto legge che riguarda il settore, cioè Adolfo Urso per il dicastero delle Imprese e del made in Italy e Giancarlo Giorgetti per l'Economia e Finanza.
A Palazzo Chigi anche il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo. Una prima riunione, in corso, è con le sigle che hanno proclamato lo sciopero per il 25 e 26 gennaio, rappresentate fra gli altri dal presidente di Figisc-Confcommercio, Bruno Bearzi, e dal segretario nazionale Paolo Uniti, oltre che da Massimo Terzi, presidente della rete autostradale Anisa-Confcommercio. Alla riunione in programma a seguire con le altre sigle, fra gli altri parteciperà per Asnali Alessandro Fantera, responsabile dei rapporti con i gestori.