Per dare #FuturoalLavoro i sindacati confederali hanno riempito piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Cgil, Cisl e Uil hanno chiamato a raccolta donne, uomini, lavoratori, disoccupati, precari, cassaintegrati e la gente ha risposto oltre ogni aspettativa. Le stime parlano di duecento mila persone in corteo. Maurizio Landini, Segretario della Cgil alla prima uscita pubblica dopo la sua elezione al congresso di Bari, Annamaria Furlan, Segretario della Cisl e Carmelo Barbagallo, guida della Uil hanno parlato, senza giri di parole, di una grande giornata di mobilitazione. 

La presa di posizione di Barbagallo

«Non siamo contro il Governo ma gli chiediamo di convocarci o la mobilitazione proseguirà». Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, da piazza San Giovanni per la manifestazione unitaria 'il futuro a lavoro'. «Con l'unità faremo stare zitti coloro che non vedono che c'è un Paese che deve crescere» ha detto Barbagallo chiudendo gli interventi dal palco.

L'appello di Annamaria Furlan

«Il governo esca dalla realtà virtuale e si cali nel mondo reale, del lavoro» ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dal corteo della manifestazione unitaria sostenendo che «il governo deve cambiare la linea economica. L'Italia è ad un passo dalla recessione economica. Il governo deve cambiare assolutamente rotta. Si confronti finalmente con i sindacati, perché dopo tanti anni di sacrifici degli italiani, non possiamo permetterci che il Paese torni a decrescere. Nessuno da solo riesce a risolvere problemi così complessi». Sulla stessa linea anche il sindacato della Cgil Maurizio Landini. «È meglio che il governo torni indietro perché altrimenti va a sbattere».

Sud e Calabria di nuovo in agenda 

Dal palco di Piazza San Giovanni, poi, sono risuonate parole di scossa verso il Governo nei confronti del mancato sviluppo del Mezzogiorno. Quello del mancato sviluppo del Sud - hanno detto all'unisono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil - è un problema che deve essere affrontato a risolto nel più breve tempo possibile. Per Landini, Furlan e Barbagallo è urgente rimettere in moto la macchina degli investimenti, pubblici e privati, e far ripartire i cantieri delle grandi opere. Il lavoro è quello che serve al Sud, alla Calabria nel quadro meridionale, per ripartire. Questa posizione nasce dal confronto diretto con i Segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo) che, da tempo, con la loro posizione unitaria stanno sostenendo la necessità di rimettere al centro dell'agenda del Governo le problematiche del Sud e della Calabria.