Crotone ha aperto il ciclo dei cinque incontri, nelle varie province calabresi, della Giornata Regionale della Scuola 2018: una sorta di festa per l'inizio del nuovo anno scolastico, ma anche di confronto tra i docenti e gli alunni degli istituti scolastici del territorio, con questi ultimi che hanno messo in scena performance artistiche ed esposizioni. L'iniziativa pitagorica si è tenuta questa mattina al teatro Apollo, e ha visto la partecipazione dell'assessore regionale alla Pubblica Istruzione Maria Francesca Corigliano. «Con il presidente Oliverio, l'Ufficio Scolastico Regionale, e le diramazioni - ha dichiarato – abbiamo voluto incontrare quest'anno direttamente il mondo della scuola, scegliendo i cinque capoluoghi. Partiamo da Crotone, da questa realtà che parla della nostra identità, di filosofia, di storia, per conoscerci: la Regione vuole ascoltare il mondo della scuola, ma vuole sapere anche cosa c'è all'interno di questo mondo, che sappiamo essere d'eccellenza, in termini di dinamismo, di capacità di produzione, di occasione di crescita. La Regione vuole anche presentarsi al mondo della scuola per quel rapporto di istituzione necessario quando si pensa alla crescita del territorio e alla realizzazione del bene comune».

 

«La situazione delle scuole in Calabria è buona – continua l'assessore – leggo, di tanto in tanto, di dispersione, ma quest'anno è la percentuale è inferiore rispetto al passato. Leggo di problemi di sicurezza degli edifici, naturalmente ci sono: siamo in una terra a rischio sismico, e la normativa più recente invalida anche i lavori fatti nel corso degli anni passati. La Regione Calabria ha realizzato un piano di investimenti proprio per l'adeguamento sismico delle scuole davvero notevole: ci sono già 470 scuole interessate, 300 edifici in cantiere, e copriamo quasi il 50%. Per il resto è una scuola viva, vivace, che propone all'attenzione nazionale tante eccellenze in ambiti diversificati. E' un gran lavoro dei docenti e dei dirigenti, sapendo che però ci sono degli ambiti territoriali, come quello della dispersione, dove a livello sociale si soffre maggiormente, in cui bisogna intervenire. Noi metteremo in campo 7 milioni di euro per azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, e 5 milioni di euro per azioni volte a favorire l'orientamento dei giovani, perchè è necessario che il progetto di vita sia centrato sulle attitudini, ma anche sulla consapevolezza dei limiti e delle difficoltà. Orientare, credo, significhi anche questo».

 

«Oggi vogliamo dare il via ufficiale alla scuola, facendo gli auguri di buon lavoro ai ragazzi per la loro parte, ma soprattutto a tutti i docenti, i dirigenti, il personale Ata, e tutti quelli che a scuola ci mettono l'anima per fare in modo che il loro sia un servizio per i ragazzi e la scuola»: ad affermarlo è stata la coordinatrice dell'Ufficio Scolastico provinciale, la professoressa Rosanna Barbieri. La giornata ha visto, come detto, alcune performance degli studenti dell'istituto comprensivo “Maria Grazie Cutuli”, ma anche del liceo “Gravina” con la sua meravigliosa orchestra composta da circa cinquanta elementi, tra musicisti e coristi, che hanno deliziato la platea con alcuni brani suonati magistralmente. Presenti nel foyer del teatro anche le esposizioni dei ragazzi dell'istituto tecnico industriale “Donegani”, dell'alberghiero di Le Castella, e dell'istituto agrario del polo di Cutro. Possono essere quasi sicuramente etichettati come dei bei esempi di positività ed eccellenze di questa città, ragazzi e ragazze che saranno parte importante del futuro culturale e non del Belpaese. «Il messaggio positivo – conclude la Barbieri – è quello di lasciare fuori dalla scuola tutte le negatività che ritroviamo nella società, e mi riferisco ai conflitti, alle diatribe, ai toni aspri: a scuola dobbiamo dialogare, dobbiamo fare in modo che ci sia sempre un rapporto all'interno, ma anche con le famiglie e la società civile, perchè così si costruisce il futuro dei giovani».

 

Presente all'evento odierno, anche il sindaco di Crotone Ugo Pugliese, insieme all'assessore comunale alla Pubblica Istruzione Franco Pesce. «Lavorare per loro: è l'unico messaggio serio che ognuno, ma soprattutto noi amministratori e politici dobbiamo lanciare e realizzare – ha dichiarato il primo cittadino – non può esserci un futuro per loro se non cominciamo a seminare affinchè loro possano raccogliere e restare nel loro territorio a lavorare. Ritengo che questa sia la strada, e io la percorrerò; la Regione sta lavorando, il Governo all'unisono dovrebbe incentivare i ragazzi».