A Reggio Calabria il 22 giugno ci saranno anche i gonfaloni di numerosi comuni calabresi a dare forza al messaggio che Cgil, Cisl e Uil vogliono lanciare al Governo, per dare futuro al lavoro e a quelle regioni meridionali che si stanno allontanando sempre di più dal resto del Paese. Per Angelo Sposato, segretario generale della Cgil calabrese, è arrivato il momento che il Governo programmi una nuova politica di sviluppo per il Mezzogiorno e, in particolare, per la Calabria. I problemi da risolvere sono ancora tanti, dalla stabilizzazione del precariato storico al gap infrastrutturale, senza contare un sistema sanitario che non riesce ad erogare servizi. Per questo Angelo Sposato, Santo Biondo e Tonino Russo hanno fatto un appello alla partecipazione.

«Il 22 giugno - ha detto Tonino Russo - i calabresi rispondano al nostro appello e scendano in piazza insieme ai sindacati ed ai tanti sindaci che, in queste ore, stanno mandando le loro adesioni alla mobilitazione nazionale. E’ il momento di partecipare per cambiare le sorti di questo territorio».

Reggio Calabria a 47 anni di distanza dal 22 ottobre del 1947 tornerà ad essere il centro della mobilitazione nazionale dei sindacati confederali. In riva allo Stretto scenderanno Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, i tre segretari nazionali che, da tempo, chiedono un piano straordinario per il rilancio del sud Italia. «C’è urgente bisogno - ha detto Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria - di un piano di investimenti pubblici che sia in grado di rimettere in moto i settori trainanti dell’economia meridionale e di dare un futuro certo alle giovani generazioni attraverso il lavoro». 

 

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