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La Banca d’Italia accende i riflettori sulle assicurazioni sulle quali si muove una vera e propria economia criminale. L’ha ribadito il governatore Ignazio Visco davanti alla Commissione parlamentare antimafia. Come emerge dal resoconto stenografico appena pubblicato sull’audizione romana dello scorso 14 gennaio. “I premi più elevati sono stati pagati in Campania, Puglia e Calabria, cioè regioni a forte densità criminale”. Visco spiegato come nel mercato assicurativo la presenza della criminalità imponga “un costo diretto a imprese e cittadini”. E ha ribadito: “Non soltanto in alcuni casi non c’è proprio un'assicurazione sottoscritta in modo legale ma vi sono falsificazioni e un grande insieme di dati che fanno pensare a chi gestisce questo sistema)”.
In base agli altri elementi acquisiti nel corso delle precedenti audizioni, nella seduta del 14 gennaio ha ribadito il senatore Franco Mirabelli, commissario antimafia del gruppo Pd: “Abbiamo visto che si stanno creando vere e proprie banche clandestine, che si sta cercando di avere da parte della criminalità organizzata un ruolo su questo e sappiamo, come ci hanno detto esplicitamente i magistrati, che ormai le aziende in difficoltà, soprattutto quando viene loro chiuso il credito o, addirittura, chiesto il rientro, si rivolgono alla criminalità organizzata, in particolare alla ’ndrangheta”.