Non si spegne il clamore intorno alla vicenda di Grazia Tripargoletti, la donna che ha passato diverse notti su una panchina per poter essere alle 5 del mattino al lavoro negli uffici della la Motorizzazione civile di Cosenza, per conto della ditta Lav Services, che si occupa delle pulizie.

 

Oggi un gruppo di dipendenti della Lav Services ha diffuso una nota in cui esprime la vicinanza all'azienda: «Viviamo un periodo difficile, un periodo in cui trovare lavoro è difficile, si fanno tanti, troppi sacrifici, - scrivono i lavoratori - difficilmente si trovano datori di lavoro seri e collaborativi con i quali anche solo scambiare due parole in merito al lavoro che fai e che svolgi diligentemente anche per lui, per il suo bene e per il bene della sua azienda. Abbiamo - continua la nota - come giusto che sia, seguito la vicenda ed essendo coinvolti in prima persona, ci siamo messi a riflettere e pensare, finanche a discutere tra di noi su tutti gli aspetti ma certamente su uno ci siamo trovati tutti d’accordo, la serietà della nostra ditta a nostro avviso non si tocca».

 

«Pur riconoscendo il particolare caso umano - sottolineano i lavoratori - non ci sentiamo di puntare il dito sull’operato dei nostri amministratori, che dopo aver visto tutto e dopo aver valutato le loro considerazioni in merito, credo abbiano fatto tutto il possibile per farsi carico delle problematiche specifiche, non trovando oggettivamente nessuna soluzione aldilà di ogni ragionevole dubbio».

 

 L'interessata, intanto, prende le distanze dalla  polemica interna all’Ugl di Cosenza, dove si sta vivendo un conflitto di competenze, e annuncia che domani non sarà presente all’incontro concordato tra le parti, ma di cui non sarebbe stata ufficialmente informata. La donna rinnova la sua fiducia al primo sindacalista che l’ha sostenuta, Giuseppe Brogni.

 

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