L'Agenzia di sviluppo locale: «Sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo un fattore di grande attrazione e crescita economica»
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«I "distretti del cibo" sono uno strumento di marketing territoriale strategico, essendo il cibo un grande fattore di attrazione e di sviluppo». È quanto sostiene il Gal Batir, l’agenzia di sviluppo locale per l’Area dello Stretto, la Costa Viola e la Piana di Gioia Tauro-Rosarno. I distretti del Cibo, sostituiscono di fatto i distretti rurali e quelli agroalimentari di qualità, ponendosi come strumento di valorizzazione e marketing del territorio, secondo la visione innovativa del Ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali (Mipaaf). Ad evidenziare l’importanza dei distretti del cibo è il presidente del Gal Batir Antonio Alvaro.
«È fondamentale - sostiene Alvaro - che la Regione legiferi al più presto rispetto all’attuazione e individuazione dei distretti del Cibo, così da consentire uno sviluppo integrato dei territori rurali e delle produzioni di qualità. Rilanceremo l’idea e la sottoporremo all’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, il quale è attivo ed operativo sui territori calabresi sin dal suo insediamento e, per nostra fortuna, possiede una grande competenza amministrativa».
«Oggi più che mai, vista la situazione di crisi contingente - continua il presidente del Gal Batir - risulta opportuno potenziare quei sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari da porre a sistema con la componente turistica. L’individuazione dei Distretti del Cibo, non potrà prescindere dal supporto concreto di chi opera sul territorio da anni in qualità di agenzia di sviluppo come i Gruppi di Azione Locale e anche delle associazioni di categoria agricole».
«L’omogeneità territoriale, paesaggistica e produttiva rimangono, come fu per i Distretti rurali, gli elementi principali di partenza per l’applicazione di questo prezioso strumento di sviluppo integrato. - afferma Alvaro - Con il Gal Batir già si diede vita qualche anno fa al marchio territoriale “Tyrrenico” che ha consentito a tante piccole aziende di riconoscersi nel proprio territorio di appartenenza e di fare rete per incrementare sia la qualità che il proprio reddito e per sfruttare proficuamente le azioni di promozione collettive. Siamo certi che anche con il supporto dei nostri esperti di settore e con l’aiuto di tutti i Gal calabresi, l’assessore Gallo si renderà disponibile per un confronto costruttivo che possa condurre in pochissimo tempo, alla formulazione delle procedure e dei criteri di individuazione dei Distretti del Cibo, così come hanno già fatto altre regioni nell’ultimo biennio».