Il decreto Cura Italia è entrato oggi in vigore per l’emergenza coronavirus e tra i vari sussidi a supporto dell’economia il governo ha messo a disposizione un bonus 600 euro per i lavoratori.

 

Il sussidio al momento resta valido una tantum e per il mese di marzo 2020 per cercare di permettere a tutti coloro che in questo momento non stanno lavorando di sopperire alle spese che comunque ci sono da pagare.

Chi ne avrà diritto

Il sussidio contenuto nel decreto Cura Italia è rivolto ad autonomi, i titolari di partita Iva, professionisti, free lance, artigiani, commercianti, dipendenti stagionali, agricoli, dello spettacolo e del turismo.

 

A tutte queste categorie professionali che non godono di sussidi economici certi, lo Stato offrirà una indennità per tamponare la crisi. I lavoratori che potranno beneficiare del bonus saranno quelli attivi alla data del 23 febbraio 2020. Si tratta dei titolari di partita Iva, di lavoratori autonomi  o stagionali e dei lavoratori titolari di rapporti co.co.co. iscritti alla gestione separata. Questi ultimi, non dovranno essere titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

 

Per i titolari di partita Iva inoltre sarà necessario dimostrare che dall’inizio del periodo dell’emergenza coronavirus ci sia stato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto al trimestre precedente.

Come funziona e come richiederlo

Il bonus sarà pari a 600 euro mensili e potrà essere richiesto direttamente all’Inps. L’Istituto successivamente verificherà i requisiti di chi ha presentato la domanda e successivamente verserà l’indennità per il mese di marzo 2020 anche se il premier Conte ha fatto sapere che ci sarà un nuovo decreto dove forse sarà esteso anche al mese di aprile 2020. Bisognerà attendere ora una apposita circolare dell’Inps che disciplinerà nel dettaglio il bonus 600 euro per coronavirus.