VIDEO | Un futuro incerto per le 56 unità lavorative della società in house della Provincia, con un licenziamento davanti, due anni di disoccupazione, e trenta mesi di stipendio in arretrato
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Un epilogo triste quello della Gestione Servizi, società in house della Provincia di Crotone, per la quale è stato chiesto il fallimento e il licenziamento di 56 lavoratori. In tutto questo, questi ultimi non vedono lo stipendio da circa trenta mesi, e oggettivamente la vita quotidiana è dura da affrontare, soprattutto quando c'è una famiglia da portare avanti. C'è rabbia e delusione da parte loro, sentimenti ostili verso la politica che, a loro dire, non ha fatto nulla in questi ultimi anni che potesse cercare la giusta situazione a una vertenza delicata.
«Non ha fatto proprio nulla la politica, ci ha proprio rovinati – ha dichiarato un lavoratore ai nostri microfoni – non hanno mai ascoltato le proposte dei sindacati: da un orecchio è entrata e dall'altro uscita. Per risolvere il problema, qui a Crotone, una persona che deve fare? Si deve bruciare vivo affinchè il caso giunga a livello nazionale? I servizi alla Provincia sono comunque rimasti: ma è possibile che li devono appaltare a una ditta quando ci sono dipendenti che svolgevano servizi essenziali?». C'è disperazione, una disperazione forte che rasenta quasi la volontà di fare gesti estremi: «ho perso tutto – continua il lavoratore – ho perso la dignità, il lavoro, la casa, sto perdendo la famiglia. Ho promesso (alle istituzioni n.d.r.) che, prima della festa di Santa Lucia, lo farò io il fuoco: o al Comune o alla Provincia».
«Ho tre figli – ha dichiarato un altro dipendente della società in house – ho un mutuo che non riesco a pagare da quattro anni, mi ritrovo da un paio di anni in mezzo a una strada, i miei figli vanno a scuola e non so come pagare i libri: sono arrabbiatissimo. Arrabbiato con la politica e i sindacati, perchè dicono di aver fatto tutto (i sindacati n.d.r.), lo spero, però se hanno fatto tutto il possibile, come mai ci troviamo in questa condizione? Come mai se c'era la possibilità di salvare (la Gestione Servizi n.d.r.) non lo hanno fatto? Vorrei sapere qual è il problema. Il mio augurio è che riusciamo a recuperare i tre anni di stipendio arretrati, e che la politica trovi una soluzione che consenta di farci lavorare da un'altra parte». In questa direzione, secondo quanto appreso dalla conferenza stampa tenuta da Cgil, Cisl e Uil nella mattinata di ieri, potrebbe svilupparsi un'alternativa lavorativa per i 56 dipendenti della Gestione Servizi: la proposta nata al tavolo riguarderebbe l'inserimento delle unità all'interno di Akrea – società in house del Comune – quando partirà il servizio di raccolta differenziata nella città di Crotone, stimato per gennaio 2019.
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