L’aumento di gas, elettricità, gasolio e delle materie prime, sta mettendo in crisi diverse categorie. Dalle aziende di autotrasporti, al settore ittico, fino ai titolari di aziende agricole. Imprenditori che nei giorni scorsi si sono riuniti in un noto locale di Pizzo, per discutere e mettere in campo una serie di azioni volte a limitare i danni: «Se andiamo avanti così rischiamo di chiudere», denunciano. 

Alla riunione hanno inoltre partecipato la presidente dell’Unione Nazionale consumatori di Vibo Valentia Giusi FanelliNancy Ramondino  di FenImprese e il presidente di Fedagromercati Confcommercio Palmino RotundoSebastiano Monaco della Cisl e il sindacato dei balneari rappresentato da Mino De Pinto.

Il rincaro dei prezzi, è stato sottolineato, sta soffocando soprattutto le piccole e medie imprese, che rischiano la chiusura. In accordo con tutte le associazioni di categoria, gli imprenditori del Vibonese si rivolgeranno a Regione e Governo, affinché possano trovare una soluzione al problema. Durante il colloquio informale è emersa la volontà di istituire un comitato per la tutela e lo sviluppo del territorio.